Sette giorni di prognosi per una lesione vicino all’occhio e tanta, tantissima paura per l’agente di Polizia Penitenziaria che nella notte tra mercoledì e giovedì 11 novembre è stato aggredito con un manico di scopa da un detenuto italiano con problemi psichiatrici nel carcere di Frosinone.
A darne notizia è stata la Fns Cisl del Lazio, secondo cui l’aggressore sarebbe noto per aver creato già in passato problemi all’ordine e alla sicurezza dell’istituto. L’organizzazione ha anche espresso “solidarietà al personale coinvolto”, ricordando anche che quello di Frosinone è “un istituto che in questi mesi sta vivendo un momento particolarmente critico, dove il personale si sente abbandonato perché seppur evidenzia le criticità viene sistematicamente inascoltato. Occorrono misure urgenti, non serve la burocrazia, ma solo un efficace ed efficiente servizio sanitario all’interno delle carceri con personale sanitario pronto ad intervenire su detenuti che necessitano di cure in strutture idonee non certo di stare in carcere”.