L’Unità operativa di Cardiologia Interventistica dell’Ospedale Spaziani di Frosinone è stato il primo centro in Italia ad utilizzare il PICSO® CE-2020.
Un intervento su un paziente poco più che 40enne di Cervaro, effettuato nella notte tra il 20 ed il 21 giugno dal Prof. Maurizio Menichelli e dalla sua equipe medico-infermieristica per risolvere un infarto STEMI anteriore, è perfettamente riuscito attraverso l’utilizzo del nuovo dispositivo medico che prepara il cuore all’angioplastica coronarica e ottimizza l’effetto della riapertura della coronaria chiusa, responsabile dell’infarto del miocardio.
L’uomo è giunto in gravi condizioni all’ospedale ed è stato immediatamente sottoposto all’intervento chirurgico per la riapertura dell’arteria discendente anteriore. Una volta garantita la presenza del flusso nella coronaria, il paziente è stato sottoposto ad impianto di PICSO® CE-2020, come detto il primo in Italia!
Il dispositivo medico è stato posizionato nel seno coronarico (lato venoso) attraverso la puntura della vena femorale destra, e lasciato in sede per 40 minuti fino a che, secondo le indicazioni del macchinario, non si è ottenuto il massimo risultato in termini di efficienza del microcircolo per il nostro specifico paziente.
Con il Prof. Menichelli entriamo nei dettagli di questo intervento:
Prof. Menichelli, cos’è il PICSO® CE-2020?
Si tratta di un palloncino che si posiziona nel seno coronarico (la parte venosa della circolazione coronarica). Questo device, collegato ad una console di controllo, si gonfia e si sgonfia ad intermittenza in modo sincronizzato con l’attività cardiaca del paziente, permettendo di riaprire anche i vasi coronarici che costituiscono il microcircolo (durante il gonfiaggio) e di drenare il sangue dal muscolo cardiaco con un effetto di aspirazione (durante lo sgonfiaggio).
Questo meccanismo, in definitiva, permette di ottimizzare la distribuzione del sangue nell’albero coronarico e favorisce la detossificazione del miocardio drenando il sangue in modo più vigoroso.
Gli studi clinici hanno dimostrato che l’uso di tale dispositivo riduce di quasi il 10% le dimensioni l’area infartuata, ovvero la cicatrice che rimane sul cuore dopo un infarto, nei pazienti che sono stati affetti da uno infarto anteriore, cioè dall’occlusione della coronaria principale: la discendente anteriore.
Siamo davvero orgogliosi che la nostra Unità operativa di Cardiologia Interventistica dell’Ospedale Spaziani di Frosinone sia stata la prima in Italia ad utilizzare il PICSO® CE-2020.
SARA BATTISTI, CONSIGLIERE REGIONALE: ALLO SPAZIANI DI FROSINONE INTERVENTO AL CUORE CON TECNICA USATA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
“Congratulazioni al dirigente della cardiologia interventistica, Maurizio Menichelli, e alla sua équipe medico-infermieristica per lo straordinario intervento effettuato presso l’Ospedale Spaziani di Frosinone. Attraverso una tecnica usata per la prima volta in assoluto Italia denominata ‘Picso’, si è intervenuti con successo su un paziente di Cervaro giunto in ospedale in gravissime condizioni. Questo nuovo sistema consente di ridurre il danno al muscolo cardiaco colpitodall’infarto e, questa l’innovazione, di preservarlo in modo da evitare problemi futuri. L’ennesima dimostrazione della grande innovazione e professionalità della sanità in provincia di Frosinone”.
Così in una nota Sara Battisti, presidente della commissione regionale Affari Costituzionali.
“Dopo essersi affermata tre le prime aziende sanitarie in Italia per la gestione della pandemia – spiega – prosegue dunque il grande lavoro delle nostre eccellenze per offrire un servizio sempre migliore ai cittadini. Permangono ovviamente problemi, aggravati anche dalla pandemia, ma l’obiettivo della Regione Lazio è quello di migliorare quotidianamente la qualità delle cure. Basti pensare ai 50 milioni di euro per azzerare le liste d’attesa, appena annunciati dal Presidente Zingaretti e dall’assessore D’Amato, e ai lavori presso il Pronto soccorso di Frosinone per una struttura sempre più all’avanguardia. La sanità – conclude – cambia e cambia in meglio”.