È appeso a un filo il destino lavorativo di ben 45 dipendenti dello stabilimento di località Volcanello, nella zona industriale di Anagni; un filo che né le segreterie provinciali delle varie sigle sindacali né le RSU vogliono vedere spezzato, per quanto la direzione delle risorse umane del sito di Anagni abbia di fatto già aperto la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori considerati pedine sacrificabili nello scacchiere della consueta «riorganizzazione» tanto cara alle holding globali.
I motivi che determinano la situazione di eccedenza e la prevista riduzione di personale
Un intervento ritenuto dalla direzione aziendale “necessario e non procrastinabile” per lo stabilimento anagnino, “strutturalmente eccedente rispetto alle esigenze aziendali“, “per il riadeguamento degli organici alle nuove esigenze e per ritrovare il corretto equilibrio tra costi ed evoluzione tecnologica indispensabili per garantire la sostenibilità e lo sviluppo futuro dello stabilimento stesso“.
OO.SS. e RSU: “preoccupati per le decisioni prese dall’azienda”
Per discutere delle prime azioni da intraprendere e per fare fronte comune avverso l’apertura della procedura di licenziamento collettivo dal sito di Anagni, ieri – mercoledì 19 ottobre 2022 – le segreterie provinciali delle varie OO.SS. e la RSU si sono incontrate convenendo sulla necessità di chiedere un incontro alla direzione aziendale, incontro che avverrà – come comunicato dalle stesse OO.SS. e RSU ai lavoratori del sito – lunedì prossimo 24 ottobre alle ore 10.00 nella sede di Unindustria Frosinone.
Conseguentemente a detto incontro è stata convocata per mercoledì 26 ottobre prossimo a partire dalle ore 13.00 un’assemblea sindacale a cui prenderanno parte anche le segreterie provinciali.
L’azienda, una delle più importanti realtà industriali del settore farmaceutico
Sanofi – gruppo farmaceutico francese creato nel 2004 dalla fusione di Sanofi-Synthélabo e Aventis – è una delle principali realtà industriali del settore farmaceutico con una presenza radicata su tutto il territorio nazionale. Lo stabilimento di località Volcanello di Anagni occupa, ad oggi, 418 unità lavorative così suddivise: sette unità dirigenziali, 162 impiegati, 45 quadro, 204 operai. Tra le categorie più colpite dal provvedimento aziendale, quelle degli operatori delle aree organizzative packaging/inspection (venti unità in esubero) e non bio-tech prod (otto unità in esubero). Le altre aree con personale considerato in esubero sono: tech services; production quality; other indirect production.
Allo stato dei fatti, e in considerazione del contesto aziendale, la direzione del sito ritiene “non possibile evitare l’avvio della procedura di licenziamento collettivo: il problema occupazionale – scrive la responsabile della direzione delle risorse umane di Sanofi Anagni in una nota indirizzata alle OO.SS., alla RSU, a Unindustria e alla Regione Lazio – deve essere affrontato con la rapidità ed efficacia di intervento che solo il licenziamento può garantire; gli altri strumenti messi a disposizione dell’ordinamento giuridico, infatti, appaiono inadeguati a raggiungere lo scopo che l’azienda si è prefissata“.
articolo a cura di Ivan Quiselli, direttore responsabile di anagnia.com