In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è in programma a Ferentino un’iniziativa promossa dall’associazione “Fiorire in Inverno” APS; l’evento si terrà sabato 26 Novembre 2022 dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e nel pomeriggio dalle ore 15:30 alle ore 18:30, nel Palazzetto dello Sport di località Pontegrande, a Ferentino.
L’iniziativa, che si dividerà in due momenti, vede il patrocinio del Comune di Ferentino. Nel corso della mattinata è prevista l’inaugurazione della mostra fotografica “Tutti i volti della violenza“, con intervento di diversi ospiti, tra questi quelli di Alfio Borghese, Don Aniello Manganiello, Ombretta Ceccarelli. Inoltre, gli intervenuti potranno ascoltare una testimonianza dalla viva voce di una donna vittima di violenza.
Nel pomeriggio sarà proposto il convegno denominato “L’amore è un’altra cosa”, nel quale interverranno diversi ospiti. Tra ci saranno alcuni responsabili della ASL di Frosinone, i rappresentanti degli studi legali Cellitti e Gerardi, alcune esponenti del Telefono Rosa Nazionale e della provincia di Frosinone, con la conclusione di una giovane studentessa di Scienze della formazione primaria.
“Tale progetto – spiegano gli organizzatori – nasce per sensibilizzare giovani e adulti fornendo loro alcuni strumenti per contrastare e prevenire tale fenomeno. Nella mostra saranno presenti immagini di ricerca personale, testimonianze con storie sguardi e gesti congiuntamente ad esperienze di violenza e successiva rinascita. Sono numerose le donne del territorio che hanno voluto prendere parte attivamente al progetto. Abbiamo pertanto ideato una mostra fotografica e successivo convegno informativo riguardante la violenza di genere, in cui interverranno diversi ospiti rispetto alle loro competenze, al fine di contrastare congiuntamente il fenomeno della violenza di genere“.
“Vista l’esponenziale crescita dei casi di violenza di genere negli ultimi mesi, nonostante le massicce campagne mediatiche sulla tematica, il numero di donne vittime di violenza continua ad essere molto alto, con casi più o meno grave presenti nella quotidianità, le donne vittime di diversi soprusi molto spesso, non riescono a far sentire la propria voce e rimangono intrappolate in prigioni di ferro che vanno a ledere la loro identità, c’è anche chi però nonostante i vari segnali continua a restare intrappolata nella gabbia dell’amore. Fiduciosi in una effettiva risposta della cittadinanza – conclude la nota – ringraziamo anticipatamente coloro che vorranno partecipare”.