Un uomo pubblico, un amministratore comunale interprete di una visione di crescita decisamente innovativa per la città di Anagni, una persona di cultura con orizzonti lontani e sfidanti quanto quella sottile linea tra cielo e mare dell’amata sua isola di Sicilia.
L’Anagni di Giovanni Stella ha beneficiato di una marcia in più, ha riscoperto i suoi grandi valori storico monumentali, ha avviato un vero e proprio Rinascimento culturale che, purtroppo, non ha più trovato adeguato livello di continuità.
Recuperare il Valore Anagni del Prof. Stella significa ripartire da quella visione alta della politica, significa riscoprire e valorizzare un patrimonio identitario di pregio, significa far crescere una città attrattiva, vivibile e ospitale che torni ad essere vissuta compitamente dai residenti quanto desiderata e apprezzata da un turismo di qualità. Quel genere di turismo che ami integrarsi nel dinamismo socio-economico e culturale della città scegliendo di viverla -seppure a tempo limitato- e non solamente visitarla in una manciata di ore o percorrerla in un breve tratto di strada.
Questa, la scelta concreta e competitiva finora mancata alla città per continuare il lascito di Stella; questa l’indispensabile condizione per l’atteso sviluppo economico diversificato e sostenibile.
Il prof .Stella con le sue intuizioni ed il suo operato nella realizzazione del Festival Medievale e Rinascimentale, della Biblioteca comunale, dell’area sociale di viale Regina Margherita, del restauro del Monte Frumentario con l’annessa della Casa della cultura e dei giovani, con il recupero della Badia della Gloria, l’apertura dell’Auditorium Sant’Antonio, così come la valorizzazione degli ingressi alla città, l’ideazione della Galleria degli artisti anagnini e la realizzazione delle grandi mostre d’arte, ci ha lasciato una considerazione alta di Anagni ed un itinerario tracciato per continuare una qualità dello sviluppo che sarebbe un vero peccato lasciar morire nell’indifferenza.
La modalità sicuramente più giusta per ricordare Giovanni Stella, a due anni esatti dalla sua scomparsa, per onorare le grandi energie spese per la città di Anagni, dovrebbe risiedere nella ripresa di quel percorso virtuoso di crescita culturale ed economico-sociale a beneficio dell’intera comunità anagnina. Non ultimo, il dovere amministrativo di ricordarne, nella storia dell’Anagni moderna, la sua spiccata personalità al servizio dell’impegno pubblico fissandone memoria nell’intitolazione di una delle sue più importanti realizzazioni, a partire dal Festival Medievale e Rinascimentale, testimonianza per anni di una prestigiosa centralità della città di Anagni a livello nazionale e internazionale.
articolo a cura del dott. Nello Di Giulio