Come ogni anno in questo periodo, gli studenti sono chiamati a fare memoria dei crimini efferati perpetrati ai danni di persone inermi durante e dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Quest’anno la celebrazione ha avuto un taglio diverso e particolarissimo: tutti gli alunni della Scuola Secondaria del II Istituto Comprensivo di Ferentino hanno assistito allo spettacolo teatrale dal titolo ‘Come farfalle’, allestito nella palestra della scuola dalla Compagnia Teatrale ‘Associazione di EduCattori BBM Production 1995’. Lo spettacolo, infatti, ha posto l’accento sulle tante morti innocenti causate dall’egoismo e dalla sete di potere degli uomini, partendo dalla strage voluta da Erode fino ad arrivare ai bambini morti nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, passando attraverso le vittime dell’olocausto, del fondamentalismo, delle tante guerre attuali e della fame. Le farfalle del titolo simboleggiano, appunto, la morte di personcine belle, felici e spensierate a cui è stato concesso di vivere tanto quanto le farfalle.
Si legge in una nota inviata a questa redazione: “ci preme sottolineare la gradita presenza degli alunni della Scuola Secondaria di Fumone appartenente al Primo Istituto Comprensivo di Ferentino, accompagnati dalla Dirigente Scolastica Dr.ssa Angela Marone calorosamente accolta dal nostro Dirigente Scolastico Prof. Luigi Brandi. Entrambi i capi d’istituto hanno evidenziato la bontà dell’iniziativa che, di fatto, ha riunito alunni che insistono su uno stesso territorio e hanno condannato il male, la violenza e l’egoismo dei popoli più fortunati di contro al rispetto dei diritti fondamentali ed inalienabili di ciascun essere vivente.
Il racconto ha catalizzato l’attenzione di tutti i presenti: al termine dello spettacolo, tante sono state le domande poste agli attori da parte degli alunni. La nuova figura dell’EduCattore, un po’ attore e un po’ educatore, nella persona del fondatore della compagnia, Sig. Ivan Scherillo, è riuscita a far riflettere i ragazzi sugli errori passati e presenti degli adulti, ma anche sulla grande opportunità che la scuola riveste nella costruzione del progetto di vita di ciascuno“.
si ringrazia Giulia Abruzzese per la gentile disponibilità nella stesura di questo articolo e per le foto che qui pubblichiamo