“Questa mattina è partita l’indagine sugli atti di gara di Acqua e Terme Fiuggi“. È stato lo stesso sindaco, l’avvocato Alioska Baccarini, nel solco di quella trasparenza amministrativa che lo ha sempre caratterizzato in questi cinque anni di consiliatura, a confermare l’indiscrezione che circolava da questa mattina: i controlli della Guardia di Finanza relativi alla documentazione che ha portato la società Atf nelle mani di imprenditori privati del calibro di Stirpe, Borgomeo, Battisti e Benedetto.
E il primo cittadino ne spiega i motivi: “purtroppo c’è sempre qualche zelante cittadino che vorrebbe che le cose non si facessero: noi i progetti per la nostra Città li sappiamo fare e continueremo a farli”.
“Fin da subito – spiega Baccarini – ci siamo messi a disposizione dell’autorità giudiziaria con quello spirito collaborativo di chi è consapevole che il percorso della privatizzazione, avallato in toto dalla Regione Lazio, è stato portato avanti nella totale correttezza delle procedure amministrative in linea e in fede alla legge. Sarà un ulteriore accertamento giurisdizionale della Procura della Repubblica, così come è già avvenuto in passato, ad esempio per i finanziamenti pubblici, che certificherà la correttezza del nostro operato”.
“Resta l’amarezza per quanto avvenuto a poche ore dalla chiusura della procedura di gara, perché l’esposto di turno è un atto evidentemente proposto da chi non ha tra le priorità gli interessi collettivi. Il lavoro congiunto portato avanti in questi anni dal Comune e dalla Regione Lazio è stato è stato necessario e indispensabile a seguito della procedura obbligata per legge (legge Madia) a seguito delle 3 disastrose perdite di esercizio registrare dal 2015 al 2017“.
“Siamo assolutamente tranquilli e sereni – ha concluso il sindaco Alioska Baccarini – consapevoli di aver svolto un ottimo lavoro per la Città di Fiuggi e di aver concluso un’operazione di vitale importanza i cui benefici ricadranno a livello provinciale e regionale”.
articolo a cura di Marco Ciancarelli