Di lui, un paio di giorni fa, hanno parlato un po’ in tutta Italia. Anche le più importanti testate giornalistiche, tra queste La Repubblica, gli hanno dedicato uno spazio per raccontare il suo gesto, che ad alcuni è sembrato strambo e fuori dalle righe mentre ad altri particolarmente simpatico.
Lui si chiama Ivan, abita a Porciano – quartiere periferico di Ferentino – e, se non si è ancora capito, sta dalla parte degli animali. Un paio di giorni fa – dicevamo – ha fatto parlare di sé dopo che in un video che ha fatto il giro dei social lo si vede uscire da una tabaccheria con un cavallo al seguito.
“In realtà, sono sceso per andare a comprare le sigarette – spiega Ivan ad anagnia.com – lascio sempre il mio cavallo sciolto perché so che mi aspetta. Invece quella sera ha capito male e mi ha seguito fin dentro la tabaccheria“.
Ah, è così che è andata, allora!
Eh, sì; quando sono entrato ho chiesto le sigarette… e di sbrigarci perché avevo il cavallo fuori. La ragazza che mi stava servendo mi ha risposto: “no, guarda che è dentro…“. Mi sono girato e l’ho visto lì. Senza troppo allarmismo l’ho fatto uscire. C’è veramente troppo allarmismo e timore nei confronti di ciò che non si conosce. E mentre facevo uscire il mio cavallo, mi ha stupito un cliente: è entrato senza nessun problema ed ha acquistato delle sigarette. Lo ha fatto in barba alla paura che dice a tutti di stare attenti ai calci… come se i cavalli fossero nati per prenderli a calci!
Non hai pensato che l’animale avrebbe potuto creato danni all’interno del negozio?
Pensavo che sì, avrebbe potuto creato danni… invece è stato di una precisione e di una educazione incredibili! Io penso che quando trasmetti fiducia ciò che ricevi in cambio è altrettanta fiducia…
Quanti cavalli possiedi, e come li gestisci?
Fino a qualche tempo fa ne avevo addirittura un centinaio, ora ho solo 30 cavalli; più che dimezzati da 10 anni di incendi e furti, fenomeni – questi – che nessuno degli organi di controllo riesce ad arginare. Anche quest’estate – come accade da 10 anni a questa parte – sento che ci sarà chi appiccherà dolosamente roghi nelle mie zone. Ed io ed i miei animali rischieremo la vita; è per questo che i miei animali vivono liberi: proprio per sfuggire a ladri e piromani…
Oltre ai cavalli possiedi anche altri animali?
Ho un mondo: dicevo, ho 30 cavalli… ma anche 10 mucche, 40 capre, tutti i cinghiali, i falchi e le aquile di Porciano. Ed otto lupi, che vivono in armonia con i miei animali: ho un patto con i lupi… ma non riesco ad arrivare ad un accordo con le persone.
Si è fatto un gran parlare sui social del tuo gesto. Cosa ne pensi?
Qualche commento intelligente, qualche altro un po’ meno… insomma: tutto nella norma.
E dopo che sei stato accompagnato fuori dalla tabaccheria, cosa è successo? Sei stato sanzionato per il tuo gesto?
Gli agenti della Polizia Locale, subito dopo essere uscito dalla tabaccheria, mi hanno detto che avrebbero dovuto scortarmi fuori dalla ZTL. Stavo per andare via, ma l’essere scortato mi ha portato a fare valere il rispetto che si deve ad un animale.
E quindi cosa hai fatto?
E quindi sono rimasto ancora un po’ lì a giocare con alcuni bambini presenti, gli unici che davvero sopportiamo con gioia. Anche perché non stavo facendo nulla di illegale. Un cavallo è come una bicicletta per la mobilità, come un cane per la detenzione. Anche se nessuno è uguale a nessun altro: sono esseri senzienti per quanto il mio non sia proprio un genio… Certo, non voglio dire che sia diritto di tutti entrare nei locali a cavallo, ma con un cavallo come il mio puoi andare ovunque. La paura che nasce dall’ignoranza, storicamente, non ha mai fatto bene; quando si incontra un animale è un po’ come quando si incontra una persona: bisogna capire chi si ha davanti… dire che tutti i cavalli danno calci e tutti i pitbull mordono è da ignoranti: ognuno è come è nato e come è stato cresciuto.
Grazie, Ivan; è stato un piacere parlare con te.
Grazie a voi!
intervista a cura di Ivan Quiselli