di Giorgio Stirpe
Josè Machin, Alessandro Sorrentino e Davide Biraschi, tre delle facce nuove del Frosinone 2024/2025 si sono presentati oggi a stampa e tifosi. Accompagnati dal Direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, i neo giallazzurri hanno risposto alle domande dei giornalisti spiegando le ragioni che hanno indotto i tre calciatori ad accettare la destinazione ciociara e le aspirazioni per questa difficile stagione in Serie B.
LE PAROLE DI DAVIDE BIRASCHI
“Ho parlato con il direttore Angelozzi, avevo altre proposte ma quella del Frosinone è stata la migliore, so come lavorano lui e la società, ci ho messo poco a decidere, sono contento della scelta fatta, arrivo in un club serio e ambizioso. Sono arrivato all’ultimo, non ho fatto una preparazione ottimale, ma con l’esperienza sono riuscito a gestire tutti i momenti, ho giocato tre partite in una settimana e adesso mi sento di essere entrato in forma, dopo due giorni dal mio arrivo ho fatto subito 90 minuti. Sono una persona che prova sempre a dare il 100 percento, soprattutto quando sono convinto della scelta che ho fatto come quella di venire a Frosinone. La mia caratteristica è quella che avevo anche nel Genoa, cioè lottare fino in fondo per portare questa squadra dove merita. Arrivo in un gruppo giovane e forte, sono uno dei calciatori più navigati e mi sento per questo di dover dare qualcosa in più. La rosa che è stata costruita è competitiva, penso che questa squadra abbia l’obbligo di ambire al massimo obiettivo. Se sono arrivato a fare una carriera soddisfacente devo dire grazie ai miei genitori che hanno fatto sacrifici essendo in nove fratelli”.
LE PAROLE DI ALESSANDRO SORRENTINO
“La mia scelta è stata per trovare più spazio e crescere personalmente, mi sono sentito subito a casa, spero di poter giocare, la squadra è ottima, si lavora bene, sono contento e spero di ripagare la fiducia. E’ una bella lotta con Cerofolini e Frattali che hanno esperienza, mi piace però mettermi in gioco, avrò tanto da lavorare per convincere il mister a mettermi in campo. Il ruolo del portiere è delicato, bisogna essere sempre concentrati, mi alleno con convinzione per essere pronto quando sarò chiamato in causa. Devo allenarmi bene durante la settimana, iniziare a giocare per me è fondamentale per la mia crescita. Ho avuto un impatto ottimo con il mister che pretende molto da noi. Dal punto di vista tattico ho ritrovato la costruzione dal basso, che parte dal portiere, anche qui a Frosinone. La mia famiglia mi ha sempre sostenuto nei momenti belli e in quelli più difficili”.
LE PAROLE DI JOSE’ MACHIN
“Il direttore e l’allenatore mi hanno trasmesso la fiducia giusta, mi piacciono le sfide e voglio saldare il debito con la società. Sappiamo che il campionato di Serie B è difficile, ci sono tanti giovani in rosa ma ho trovato subito una squadra di qualità, con uno staff importante, penso di essere nel posto giusto per fare le differenza. Contro il Frosinone, in questo stadio, è sempre stato difficile, vista la grande tifoseria che c’è. Ho trovato una grande realtà e non vedo l’ora di giocare allo Stirpe per tutti i 90 minuti e rendere felici tutti. So che c’è attesa intorno a me, io posso solo promettere impegno perché poi le qualità verranno fuori. Non ho un ruolo preferito, cerco di adattarmi a ciò che mi chiede l’allenatore, cerco di dare il massimo in ogni zona del campo in cui vengo impiegato, l’importante è giocare. Dal punto di vista personale, ho una famiglia che mi sta vicina, sono un ragazzo tranquillo che pensa al lavoro”.
LE PAROLE DEL DIRETTORE GUIDO ANGELOZZI
“Biraschi lo conosco da tanti anni, l’ho sempre apprezzato per il suo temperamento, per le sue qualità importanti per un difensore, abbiamo avuto l’opportunità dopo i suoi due anni in Turchia, ho contattato il procuratore, poi ci siamo visti a Frosinone e parlandoci mi ha fatto subito una bella impressione perché mi guardava negli occhi e ho capito che faceva al caso nostro. Per lui abbiamo fatto uno sforzo importante anche perché c’erano due squadre di Serie A che lo volevano. Sorrentino lo seguo dal settore giovanile del Pescara, ragazzo interessante, cercavamo un profilo giovane come secondo portiere che sia in grado di giocarsela con il titolare che in questo momento è Cerofolini. Con Machin il discorso è stato più lungo, aveva altre proposte, una del Getafe in Spagna, lo stavo portando al Sassuolo dalla Roma, l’ho seguito sempre, secondo me ha fatto meno rispetto alle sue potenzialità, qui a Frosinone ha una grande possibilità di lanciare definitivamente la sua carriera, sono convinto che ci farà divertire. L’unico rammarico del calciomercato è stato quello di dover cedere Marvin Cuni, sul quale puntavo molto, perché ha più volte espresso la volontà di andare via. E’ stato ceduto al club russo del Rubin Kazan. Dal punto di vista personale, il mio desiderio e il mio sogno è tornare in Serie A per riscattare la cocente retrocessione dello scorso anno”.