Una stagione iniziata nel caos
La tanto attesa apertura degli impianti di Campo Staffi si è trasformata in un’amara delusione per gli appassionati della montagna. Nonostante gli annunci ufficiali, chi si è recato sul posto ha trovato gli impianti di risalita inutilizzabili. Inizialmente si pensava a un problema legato all’assenza del personale di soccorso piste, ma la realtà emersa nelle ultime ore è ben più grave.
Il gestore ha richiesto la nomina del direttore di esercizio e del capo servizio, figure essenziali per il funzionamento degli impianti a fune ma resta il fatto che il Comune di Filettino solo con la determina n.17 del 15 febbraio si è assunto l’onere di affidare l’incarico al direttore di esercizio e di impegnare la spesa per oltre 5.000 euro. Qualcosa non è chiaro: come fa il gestore a chiedere ad Ansfisa la nomina del direttore quando poi è il Comune ad affidare l’incarico??
Un altro aspetto preoccupante è la mancata stipula di una convenzione con un ente qualificato per l’evacuazione degli impianti in caso di emergenza. Senza tale accordo, i rischi per la sicurezza degli sciatori aumentano esponenzialmente, mettendo in dubbio la gestione complessiva della stagione sciistica.
Il peso economico sulle spalle del Comune
Oltre alle problematiche tecniche e di sicurezza, emergono anche criticità nella gestione economica. Mentre il Comune di Filettino si sta accollando gran parte delle spese, gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti e dai proventi del bar situato alla base di Valle Manuela finiscono nelle casse del gestore. Un’operazione che ha sollevato numerosi interrogativi sulla trasparenza della gestione finanziaria.
Un gestore senza esperienza nel settore
A rendere ancora più delicata la questione è il fatto che il Consorzio incaricato della gestione degli impianti sia stato costituito appena nel maggio scorso, con un capitale sociale di soli 10.000 euro e senza alcuna esperienza nel settore degli impianti sciistici. Una scelta che l’opposizione consiliare considera un grave errore da parte dell’amministrazione De Meis, che non avrebbe valutato adeguatamente l’affidabilità e la competenza del gestore.
L’opposizione all’attacco
Di fronte a questa situazione, l’opposizione consiliare non ha esitato a puntare il dito contro il sindaco Paolo De Meis e la sua amministrazione. Le accuse riguardano sia la mancanza di trasparenza nella gestione dell’appalto, sia la superficialità con cui si sarebbe affrontata l’intera organizzazione della stagione sciistica. Con il turismo invernale in crisi e un’occasione mancata per rilanciare Campo Staffi, la vicenda assume contorni sempre più preoccupanti. “Questa sera abbiamo tenuto una riunione e domani presenteremo una richiesta di accesso agli atti”, ha spiegato ad anagnia.com l’avv. Massimo Terrinoni, consigliere comunale di minoranza. “Il rischio che anche sabato prossimo gli impianti rimangano chiusi è estremamente alto – ha proseguito il professionista – è nostro dovere spiegare ai cittadini la reale situazione, ed è sconcertante constatare che il Comune sta lavorando a questo appalto dallo scorso luglio senza risultati concreti. Già a novembre, su iniziativa dell’opposizione consiliare, si è svolto un Consiglio Comunale per affrontare la questione. Ora vogliamo vedere i documenti e continueremo a fare il nostro dovere fino in fondo.”