L’azienda risponde alle notizie sul fermo dello stabilimento di Anagni
In seguito alla pubblicazione dell’articolo intitolato “Sospesa l’attività della Saxa Gres di Anagni per superamento dei limiti emissivi”, apparso ieri – mercoledì 16 aprile 2025 – sul nostro giornale riguardante il fermo dello stabilimento Saxa Gres di Anagni, l’azienda ha diffuso una nota ufficiale per fare chiarezza sulla situazione. Nella comunicazione, Saxa Gres precisa di aver sempre collaborato con gli enti preposti, a cominciare da Arpa Lazio, nel pieno rispetto della normativa ambientale vigente.
Un chiarimento ritenuto necessario dopo l’attenzione mediatica seguita alla sospensione dell’attività, evidenziata anche dal nostro giornale, per presunto superamento dei limiti emissivi.
Produzione già interrotta
Il sito di Anagni fermo da mesi per un nuovo progetto industriale
Nel comunicato, Saxa Gres sottolinea come la produzione nel sito di Anagni fosse già stata interrotta da tempo, nell’ambito di un progetto di riconversione industriale in fase avanzata. L’attività ceramica si è infatti concentrata sui poli produttivi di Roccasecca e Gualdo Tadino, dove la filiera continua a operare regolarmente.
La transizione, come spiegato dall’azienda, non è dunque una conseguenza del recente intervento di Arpa, bensì una tappa prevista nel processo di riorganizzazione e sviluppo industriale.
Sinergia istituzionale
Un percorso condiviso con sindacati, Unindustria e istituzioni pubbliche
La riconversione industriale – sottolinea ancora l’azienda – viene condotta in sinergia con le Organizzazioni Sindacali e con Unindustria, nell’ambito di un tavolo di lavoro che coinvolge attivamente il Ministero del Made in Italy e la Regione Lazio.
Il progetto ha come obiettivo primario la tutela della forza lavoro, garantendo continuità occupazionale e valorizzando competenze e professionalità acquisite nel tempo. Si tratta di un processo che guarda al futuro, all’interno di un piano più ampio di sostenibilità produttiva e rilancio del territorio.
Ecco la nota: