Un anno di violenze e paura
Un dramma familiare tra minacce e aggressioni
Un 40enne di origini albanesi, residente a Veroli (FR), è stato allontanato dalla casa familiare dopo un’escalation di violenze nei confronti della moglie e della figlia. Per oltre un anno, l’uomo ha vessato i propri cari con minacce, insulti e aggressioni fisiche, rendendo la convivenza impossibile. Gli episodi di violenza sarebbero stati frequenti, tanto da costringere più volte i familiari a ricorrere alle cure ospedaliere.
L’episodio che ha fatto scattare l’intervento
Un cacciavite contro il padre per ottenere denaro
L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’aggressione al padre: in preda alla crisi di astinenza, il 40enne lo ha minacciato con un cacciavite per costringerlo a consegnargli del denaro, probabilmente per acquistare droga. Questo ennesimo episodio di violenza ha spinto l’anziano genitore a rivolgersi ai Carabinieri di Veroli, che hanno immediatamente avviato le procedure per proteggere i familiari e fermare l’uomo.
L’ordinanza del Tribunale e il braccialetto elettronico
Il provvedimento per tutelare i familiari
Su disposizione del Tribunale di Frosinone, i Carabinieri hanno notificato all’uomo un’ordinanza di misura cautelare, imponendogli il divieto di avvicinamento ai familiari e l’uso del braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti. Il provvedimento mira a garantire la sicurezza della moglie e della figlia, evitando ulteriori episodi di violenza domestica.
Presunzione di innocenza e sviluppi giudiziari
L’indagato è solo sospettato, il processo chiarirà le responsabilità
Va sottolineato che il 40enne è, al momento, solo indiziato di reato. La sua posizione verrà valutata nel corso del procedimento giudiziario e solo una sentenza definitiva potrà stabilire la sua eventuale colpevolezza. Questo in conformità con il principio costituzionale di presunzione di innocenza, che tutela ogni cittadino fino alla condanna definitiva.