Ordine di carcerazione eseguito ad Alatri
L’uomo era in detenzione domiciliare: dovrà ora scontare in carcere gli anni restanti
I Carabinieri della Stazione di Alatri hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma nei confronti di un 47enne del posto, già condannato per omicidio volontario. L’uomo, che stava scontando la pena in detenzione domiciliare, è stato trasferito nella casa circondariale di Frosinone per scontare gli ultimi anni di una condanna a 14 anni di reclusione, divenuta definitiva nel 2018.
Il femminicidio del 2014
Alessandra Agostinelli fu uccisa con 13 coltellate dall’ex marito
La vicenda risale al 9 settembre 2014, quando la comunità di Alatri fu sconvolta dall’uxoricidio di Alessandra Agostinelli, 35 anni, originaria dei Castelli Romani ma residente da tempo nella provincia di Frosinone. La donna venne colpita con 13 coltellate dal suo ex marito, allora 37enne, che subito dopo tentò di suicidarsi.
Un crimine brutale, consumato in casa, sotto lo stesso tetto in cui la coppia – sebbene separata – continuava a vivere insieme ai due figli, all’epoca di 6 e 14 anni. Fu il padre dell’aggressore a trovare il corpo senza vita di Alessandra e a dare l’allarme.
Inutili i soccorsi
Per la donna non ci fu nulla da fare
All’arrivo dei sanitari dell’Ares 118, per Alessandra Agostinelli non c’era più nulla da fare. Il suo ex compagno, invece, era ancora in vita, seppure in gravi condizioni. Con la stessa lama usata per l’omicidio, aveva provato a togliersi la vita, infliggendosi profonde ferite.
Trasportato d’urgenza all’ospedale “Spaziani” di Frosinone, l’uomo fu piantonato dai Carabinieri del Comando di Alatri, che da subito si occuparono delle indagini.
Condanna definitiva e arresto
La giustizia arriva al termine del percorso
Il processo si è concluso nel 2018, con la condanna definitiva a 14 anni di reclusione per omicidio volontario. Dopo un periodo in detenzione domiciliare, il 47enne è stato ora prelevato dalla propria abitazione per essere trasferito in carcere, dove sconterà il residuo della pena.
Una vicenda che, a distanza di anni, continua a lasciare una ferita aperta nel cuore della comunità di Alatri, e che oggi vede compiersi un nuovo passo nel lungo cammino della giustizia.