Il tranello telefonico
Una chiamata, una bugia e la paura per il “nipote arrestato”
Con una telefonata tanto abile quanto crudele, dei truffatori ignoti sono riusciti a colpire al cuore due anziani coniugi 90enni di Ceccano, facendo leva su uno dei sentimenti più profondi: l’amore per i propri familiari. I malviventi, fingendosi funzionari delle forze dell’ordine, hanno raccontato che il nipote della coppia era stato arrestato e che per evitare guai peggiori era necessario saldare dei bollettini postali.
La truffa prende forma
Una finta impiegata delle Poste bussa alla porta degli anziani
Pochi minuti dopo la telefonata, una donna si è presentata all’abitazione degli anziani, presentandosi come una dipendente delle Poste incaricata di ritirare i soldi necessari per “salvare il nipote”. I due, ancora scossi e confusi dalla notizia ricevuta poco prima, le hanno consegnato contanti e gioielli. Solo dopo alcuni minuti, la consapevolezza: si trattava di una truffa ben orchestrata.
Indagini in corso
Carabinieri di Ceccano e Compagnia di Frosinone al lavoro per individuare i responsabili
Sulla vicenda stanno indagando i militari della Stazione dei Carabinieri di Ceccano, supportati dalla Sezione Operativa della Compagnia di Frosinone. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per risalire all’identità della donna e dei suoi complici. L’episodio ha destato forte preoccupazione nella comunità locale, dove si rinnova l’appello alla prudenza, soprattutto per le persone anziane.
L’appello alla prudenza
Familiari e istituzioni in prima linea per proteggere gli anziani
Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di non fidarsi mai di richieste di denaro telefoniche, anche se apparentemente credibili e urgenti. È sempre bene chiamare subito i familiari o contattare direttamente il 112 in caso di dubbi. Episodi come questo evidenziano quanto sia importante una rete di protezione attiva attorno agli anziani, spesso presi di mira proprio perché più vulnerabili.