LO SCEMPIO SUL PATRIMONIO STORICO
Via Casale Stefanucci trasformata in discarica: indignazione per l’abbandono di rifiuti
Nel cuore verde di Anagni, dove la storia affiora sotto ogni pietra e dove ogni strada racconta un pezzo di passato, c’è chi ancora oggi crede che sia normale disfarsi dei propri rifiuti gettandoli lungo i cigli di un’antica via romana.
È quanto accaduto in via Casale Stefanucci, conosciuta anche come l’antica strada romana che collegava l’attuale Porta San Francesco all’area di Villa Magna, passando per Osteria della Fontana, l’antico Compitum Anagninum.
Uno scempio, uno sfregio alla storia e al buon senso.
Le immagini inviate da Matteo Vecchi, attento lettore di anagnia.com e cittadino rispettoso del proprio territorio, parlano da sole: sacchi di immondizia abbandonati tra i basoli romani, bottiglie, scarti domestici, il tutto in uno scenario che dovrebbe evocare rispetto e silenziosa ammirazione.
UN GESTO INQUALIFICABILE
Offesa alla città e al suo patrimonio: serve più rispetto e controlli
È difficile trovare le parole per descrivere chi, con disarmante superficialità e maleducazione, pensa di liberarsi del proprio pattume riversandolo dove una volta camminavano i legionari romani. Non bastano le campagne di sensibilizzazione, non servono appelli all’educazione civica se poi, ogni giorno, ci si trova a documentare scene che dovrebbero indignare ogni cittadino onesto.
Come ricorda lo studioso Carlo Ribaudo, «la strada fu realizzata nel 207 d.C. per volere dell’imperatore Settimio Severo e dei suoi figli Caracalla e Geta, come riportato in una lapide conservata nella Cattedrale di Anagni». Una via storica frequentata per secoli e oggi violata da chi dimostra di non avere né cultura né rispetto.
UNA DENUNCIA CHE DEVE LASCIARE IL SEGNO
Sanzioni severe e sorveglianza attiva contro l’abbandono illecito
Contro questi episodi non basta più l’indignazione. Servono telecamere, multe salatissime, sorveglianza continua e il pieno sostegno delle istituzioni locali. Chi getta i rifiuti in strada, oltre a danneggiare l’ambiente, calpesta il senso stesso della comunità. Ogni sacco abbandonato è un insulto a chi paga le tasse, rispetta le regole e ama la propria città.
L’articolo 192 del Decreto Legislativo 152/2006 parla chiaro: l’abbandono di rifiuti è reato e comporta sanzioni fino a 600 euro. Ma il danno che questi gesti arrecano all’immagine di Anagni e alla sua storia millenaria è incalcolabile.
LA CULTURA È DIFESA DELLA CITTÀ
Chi tutela il passato, protegge il futuro: serve una mobilitazione civica
La segnalazione di Matteo – che ringraziamo – è un atto di amore verso il territorio. È così che ogni cittadino dovrebbe comportarsi. Ogni gesto di denuncia, ogni foto, ogni segnalazione è un passo avanti verso una società più civile. È ora che il rispetto per l’ambiente e la storia diventi la regola, non l’eccezione.
Il nostro giornale continuerà a raccogliere e documentare queste vergogne, con l’obiettivo di non far passare sotto silenzio ciò che invece grida a gran voce: la nostra città merita di meglio. E chi la sporca va punito, senza sconti.