Un atto simbolico ma necessario
Il Consiglio Comunale dice basta all’onorificenza concessa nel 1924
Con un gesto carico di valore morale e storico, il Consiglio Comunale di Paliano ha votato all’unanimità, nella seduta di mercoledì 28 maggio, la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Il riconoscimento, conferito quasi esattamente 101 anni fa, il 31 maggio 1924, veniva assegnato all’epoca da molti enti locali sotto l’influenza dell’emergente regime fascista. Oggi, con questo voto, Paliano prende una posizione chiara, netta, senza ambiguità, scegliendo la memoria attiva contro ogni forma di revisionismo.
L’incompatibilità morale e civile
Mussolini non può essere simbolo di una comunità democratica
Alla base della decisione c’è la totale incompatibilità tra il significato di un’onorificenza civica e la figura di Benito Mussolini, ritenuto responsabile della soppressione delle libertà democratiche, dell’introduzione delle leggi razziali, delle persecuzioni politiche e religiose, nonché del coinvolgimento dell’Italia in una guerra disastrosa. Il Comune di Paliano ha voluto sottolineare che un simile riconoscimento non può restare in piedi in una città che si riconosce nei valori della Costituzione Repubblicana.
Un tributo alla memoria delle vittime
Nel ricordo di chi ha pagato il prezzo più alto
La revoca è anche un atto di rispetto verso i concittadini che furono vittime del regime fascista, uomini e donne che subirono repressioni, carcere, esilio e violenza. Un tributo particolarmente significativo nell’anno in cui ricorrono gli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. L’Amministrazione comunale ha ribadito la sua coerenza nell’impegno civile e la volontà di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di responsabilità storica e democratica.
Un gesto che guarda al presente
La difesa della democrazia non è mai scontata
Il voto del Consiglio assume un significato ancora più profondo in questo momento storico, in cui – ha ricordato il sindaco – “libertà e democrazia vengono meno in tante parti del mondo”. È proprio in tempi di crisi globale che i gesti simbolici possono farsi scudo e voce dei principi fondamentali della convivenza civile. Da qui nasce anche la proposta, discussa in aula, di conferire la cittadinanza onoraria a un martire del regime nazifascista, a testimonianza di un impegno che guarda avanti, senza dimenticare.
L’intervento dell’ANPI
Zuccaro: “Un segnale di civiltà e coerenza”
Durante la seduta ha preso la parola anche Enrico Zuccaro, membro del direttivo provinciale dell’ANPI, che ha ringraziato l’Amministrazione per il coraggio e la determinazione nel comprare un atto di giustizia storica. Le sue parole hanno risuonato con forza nell’aula consiliare: “La memoria non è mai neutra. O la si coltiva con coscienza, oppure la si lascia marcire nel silenzio.” Un messaggio chiaro, che ha incontrato l’applauso convinto dei presenti.
Un esempio da seguire
Paliano rilancia i valori costituzionali con un gesto concreto
Con questa revoca, Paliano si unisce a molti altri Comuni italiani che negli ultimi anni hanno scelto di fare i conti col passato, correggendo simbolicamente errori e scelte imposte da contesti storici drammatici. Un esempio virtuoso, che dimostra come le istituzioni locali possano essere protagoniste attive nella costruzione della memoria collettiva, portando avanti una narrazione fondata sulla giustizia, la dignità e la verità.