🟥 Il colpo nel cuore del quartiere Alessandrino
Due uomini scoperti mentre svaligiavano un appartamento tentano la fuga
Nel pomeriggio di ieri, in via della Bella Villa, nel popoloso quartiere Alessandrino di Roma, si è sfiorata la tragedia: due cittadini georgiani, rispettivamente di 31 e 40 anni, sono stati sorpresi mentre stavano svaligiando un’abitazione e sono riusciti a fuggire solo dopo aver spintonato il giovane proprietario di casa. La vicenda ha avuto inizio quando il ragazzo, un 22enne romano, ha notato dal sistema di videosorveglianza interno al suo appartamento due uomini intenti a frugare tra i suoi effetti personali.
I due, utilizzando chiavi codificate per forzare la serratura d’ingresso, erano riusciti a introdursi nell’abitazione e a rubare cellulari, materiale elettronico, gioielli e orologi. All’uscita, però, sono stati intercettati nell’androne del palazzo proprio dal padrone di casa che ha tentato di fermarli.
🟥 La fuga disperata e la rabbia del quartiere
I ladri affrontano i cittadini prima dell’arrivo dei Carabinieri
Nel tentativo di guadagnarsi la fuga, i due hanno spinto il giovane e si sono dati alla fuga a piedi. Ma il loro inseguimento si è trasformato in una scena concitata: alcuni residenti della zona, allertati dalle urla e dalla concitazione, sono scesi in strada per aiutare il ragazzo. Il quartiere ha reagito con fermezza, e un folto gruppo di persone ha raggiunto i fuggitivi, accerchiandoli e colpendoli con calci e pugni.
Una situazione che poteva degenerare ulteriormente, se non fosse stato per l’arrivo provvidenziale di alcune pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, che hanno sedato gli animi e tratto in arresto i due uomini. La rapidità dell’intervento ha impedito che la furia collettiva potesse trasformarsi in una tragedia.
🟥 Arresto e perquisizione: refurtiva recuperata
Incastrati con arnesi da scasso e chiavi per violare serrature
Condotti in caserma, i due georgiani – risultati essere senza fissa dimora in Italia – sono stati visitati presso l’Ospedale Vannini e poi dimessi senza prognosi. Nel corso della perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto chiavi codificate, cassettine per la codifica, e diversi arnesi da scasso, confermando la modalità professionale con cui era stato perpetrato il furto.
La refurtiva, interamente recuperata, è stata subito riconsegnata al legittimo proprietario, chiudendo un cerchio che ha visto una comunità reagire con forza e una risposta efficace delle forze dell’ordine.
🟥 L’arresto e la decisione del Giudice
Custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati
D’intesa con la Procura della Repubblica, i due uomini sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo. Al termine dell’udienza, il Giudice ha disposto nei loro confronti la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per il reato di rapina in concorso.
L’episodio accaduto nel quartiere Alessandrino è l’ennesimo campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare la prevenzione e il controllo del territorio, ma è anche la dimostrazione di come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine possa portare a risultati concreti e immediati.