🟥 IL CINEMA TORNA A FARE RUMORE
A Frosinone nasce “Spiccio”, festival del cortometraggio diretto, urgente e autentico
Con “Spiccio”, Frosinone ritrova il suo posto nel panorama culturale italiano. Il 7 giugno, a partire dalle ore 15:00, il Dream Cinema aprirà le porte a una delle iniziative più originali e cariche di significato degli ultimi anni: un festival del cortometraggio che fa della brevità espressiva e dell’immediatezza emotiva i suoi tratti distintivi. Il nome, ispirato al dialetto locale, è già una dichiarazione d’intenti: “spicciarsi”, ovvero non perdere tempo, proprio come fanno i corti, che in pochi minuti arrivano dritti al cuore.
🟥 PICCOLI SOLO NELLA DURATA
I corti in concorso colpiscono per originalità narrativa e potenza comunicativa
La selezione delle opere in gara punta sull’innovazione stilistica, sulla sintesi comunicativa e sulla capacità di colpire nel segno. Non è un caso che i premi assegnati ai vincitori siano chiamati ironicamente “gli spicci del festival”: gettoni simbolici che celebrano l’enorme valore di racconti “brevi” solo in apparenza. Ogni corto sarà valutato da una giuria di esperti composta da registi, critici cinematografici e operatori culturali del territorio.
🟥 UN TERRITORIO CHE CREDE NELLA CULTURA
Sostegno delle istituzioni locali e protagonismo della comunità
Il festival è il risultato dell’impegno di Susy Film, Normanna Production e APS Ichor, con la direzione artistica di Romano Pigliacelli, giovane attore con esperienza nazionale tra cinema, teatro e serie TV. Al suo fianco, il convinto supporto del presidente di Confindustria Frosinone Corrado Savoriti, dell’assessore comunale Mario Grieco e del direttore del Dream Cinema Roberto Cipriani, tutti determinati a riportare il cinema al centro della vita culturale del Frusinate.
🟥 L’OBIETTIVO: UNA NUOVA STAGIONE CULTURALE
“Spiccio” vuole riaccendere l’amore per il cinema tra le nuove generazioni
“Con Spiccio vogliamo raccontare un cinema nuovo, sincero, che resta”, spiegano gli organizzatori. L’obiettivo è coinvolgere un pubblico intergenerazionale, curioso, appassionato, e restituire a Frosinone una voce culturale che si era affievolita. Il festival non è solo una rassegna, ma un punto di incontro tra artisti, spettatori e istituzioni: un’occasione per ripartire dal potere delle storie brevi, capaci di dire molto in pochissimo tempo.