🟥 Un’estate rovente impone nuove regole
La Regione Lazio firma l’ordinanza anti-caldo per tutelare i lavoratori
Con il ritorno dell’estate torrida, il caldo estremo diventa una minaccia concreta per chi lavora all’aperto. Per contrastare gli effetti delle temperature elevate, la Regione Lazio ha emesso una nuova ordinanza che vieta il lavoro in esposizione diretta al sole nelle ore più critiche della giornata: dalle 12.30 alle 16, con decorrenza immediata e fino al 31 agosto 2025.
Il provvedimento porta la firma del presidente Francesco Rocca e mira a prevenire situazioni di rischio concreto per i lavoratori esposti al calore, in particolare quelli impiegati nel settore agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili e nelle cave.
🟥 Una mappa per stabilire il rischio
Il sito Worklimate indicherà i giorni in cui scatta il divieto
L’efficacia dell’ordinanza non è generalizzata, ma dipende da un criterio preciso: il livello di rischio segnalato dal portale specializzato Worklimate, che ogni giorno pubblica mappe aggiornate sulla base dell’esposizione al sole e dell’attività fisica intensa.
Nei giorni in cui il sito segnalerà un rischio “Alto”, i lavoratori delle categorie interessate dovranno fermarsi nelle ore centrali. Si tratta di una misura flessibile ma concreta, che adatta la prevenzione al mutare delle condizioni meteo.
🟥 Esclusioni e responsabilità
Le pubbliche Amministrazioni dovranno comunque proteggere i propri dipendenti
Sono esclusi dal divieto gli interventi svolti dalle pubbliche Amministrazioni, dai concessionari di servizi pubblici e dai loro appaltatori in caso di lavori per la pubblica utilità, protezione civile o incolumità pubblica.
Tuttavia, anche in questi casi, il provvedimento sottolinea la necessità di adottare misure organizzative per limitare l’esposizione al caldo, come la rimodulazione degli orari o l’adozione di turnazioni.
🟥 Rocca: “Non è solo buon senso, è responsabilità”
Il presidente della Regione invoca prudenza e misure di lungo termine
«Abbiamo il dovere di tutelare la salute di chi lavora, soprattutto nei settori più esposti», ha dichiarato il presidente Francesco Rocca, commentando l’adozione dell’ordinanza.
Il governatore ha richiamato il contesto del cambiamento climatico, che rende sempre più frequenti e intensi i picchi di calore: «Non possiamo permetterci di sottovalutarne gli effetti. Nostro compito è quello di proteggere le persone, specialmente i lavoratori. Se necessario, interverremo con ancora maggiore incisività».
Una misura che punta non solo alla sicurezza, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che il clima che cambia non è un problema astratto, ma una realtà che tocca la quotidianità di migliaia di persone.