🟥 Solidarietà e giustizia
Un appello corale dalla città di Ferentino per rompere il silenzio
Con la forza delle relazioni umane e lo spirito di una comunità solidale, Ferentino si prepara ad alzare la voce per Maurizio Cocco, cittadino italiano detenuto da oltre due anni in un carcere di Abidjan, in Costa d’Avorio. Una vicenda dolorosa e intricata, che vede coinvolta non solo la famiglia dell’uomo – la moglie, i figli, i parenti – ma anche la comunità parrocchiale dei Santi Giuseppe e Ambrogio, numerosi amici e persone di buona volontà. La richiesta è chiara: riportarlo a casa.
🟥 L’appuntamento del 18 giugno
Una conferenza stampa per accendere i riflettori sul caso
L’occasione per fare il punto sulla situazione e rilanciare l’impegno collettivo sarà la conferenza stampa prevista per mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 10.00, presso la sede della Cialone Tour in via Stazione 104 a Ferentino. A promuovere l’iniziativa è il dott. Guglielmo Cialone, affiancato dal prof. Biagio Cacciola, da amici di vecchia data e da rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo dell’associazionismo.
🟥 Oltre i confini della famiglia
Un impegno che coinvolge l’intera società civile
“La situazione quasi drammatica di Maurizio Cocco non può e non deve essere affrontata soltanto dalla sua famiglia biologica”, si legge nel messaggio diffuso dagli organizzatori. È necessaria – e urgente – una mobilitazione più ampia, un “slancio sostenuto di solidarietà” per raccogliere la somma richiesta come cauzione dal tribunale della Costa d’Avorio. Attorno a questa causa si sono già stretti la Banca Centro Lazio, numerosi donatori privati e un numero crescente di cittadini. Ma non basta.
🟥 Una chiamata alla responsabilità collettiva
I media, i cittadini, le istituzioni: tutti invitati a partecipare
L’obiettivo della conferenza stampa è duplice: accendere i riflettori mediatici su una vicenda che rischia di passare sotto silenzio, e coinvolgere nuovi attori nella rete di sostegno. L’invito a partecipare è rivolto ai giornalisti, ai cittadini, alle associazioni e a chiunque creda nei valori della giustizia e della solidarietà internazionale. “Solo insieme – affermano gli organizzatori – possiamo scrivere il lieto fine di questa storia”.