🟥 Aggressione in strada: intervengono i Carabinieri
L’episodio si è verificato nel centro di Valmontone, sotto gli occhi dei passanti
Con una prontezza che ha probabilmente evitato conseguenze ben peggiori, i Carabinieri della Stazione di Valmontone sono intervenuti la scorsa sera per bloccare una violenta aggressione in corso nei confronti di una giovane donna. A segnalare il fatto sono state numerose chiamate giunte al 112, indirizzate alla Centrale Operativa della Compagnia di Colleferro, che riportavano urla e minacce nei pressi dei parcheggi di un locale pubblico nel centro cittadino.
Giunti immediatamente sul posto, i militari si sono trovati davanti una scena preoccupante: una 25enne, visibilmente scossa e ferita, stava subendo minacce e aggressioni verbali da parte del suo compagno convivente, un 38enne operaio del posto, in evidente stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol. La presenza della loro figlia minore, testimone dell’intera scena insieme ai passanti, ha aggravato ulteriormente la gravità del quadro.
🟥 Una violenza che non era un episodio isolato
La giovane ha raccontato una convivenza fatta di paura e soprusi
Dopo essere stata soccorsa e trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Colleferro, dove le sono stati riscontrati due giorni di prognosi, la vittima ha deciso di parlare. Davanti ai Carabinieri, ha raccontato di una relazione segnata da ripetuti episodi di violenza domestica, mai denunciati per timore di ritorsioni e nella speranza che si trattasse solo di comportamenti legati all’abuso di alcol e stupefacenti da parte del convivente.
Un copione tristemente noto a chi si occupa di violenza domestica: la paura, il silenzio, la speranza che la situazione possa migliorare da sola. Ma questa volta, la vicinanza dei cittadini e la rapidità delle forze dell’ordine hanno messo un freno a quella spirale.
🟥 L’arresto e il trasferimento in carcere
Il 38enne è stato portato a Velletri in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria
Al termine delle operazioni di identificazione e della raccolta delle testimonianze, per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Velletri, dove rimarrà in custodia in attesa delle disposizioni della competente Autorità Giudiziaria.
Il caso, gestito con prontezza e professionalità dai Carabinieri della Stazione di Valmontone, mette ancora una volta in evidenza quanto sia fondamentale denunciare i maltrattamenti in famiglia, anche quando la paura e il senso di colpa cercano di oscurare la realtà. E dimostra come la rete di protezione dello Stato – quando attiva e reattiva – possa fare la differenza.