SAF SPA chiede alla Regione Lazio di anticipare i crediti non riscossi: a rischio la tenuta del ciclo rifiuti
La richiesta è chiara e urgente: SAF SPA, la Società Ambiente Frosinone, ha inoltrato un appello formale alla Regione Lazio affinché anticipi le somme relative ai conguagli non ancora fatturati ai Comuni soci. Parliamo di circa 14 milioni di euro, importi che risalgono anche a oltre quindici anni fa e che la società ha sostenuto per assicurare, senza interruzioni, il servizio pubblico di gestione dei rifiuti sull’intero territorio provinciale.
Secondo quanto riferito da SAF, l’iniziativa mira a scongiurare uno scenario allarmante: la crisi economico-finanziaria in cui potrebbero trovarsi molti Comuni nel caso venisse chiesto il pagamento immediato di tali cifre. “Se la Regione Lazio accogliesse la proposta – spiega il presidente della società Fabio De Angelis – i crediti anticipati sarebbero poi recuperati direttamente dall’Ente regionale dai singoli Comuni, ma distribuiti su un arco temporale ampio, così da non compromettere la stabilità delle casse comunali”.
Una cifra significativa per un servizio essenziale
I 14 milioni di euro che SAF SPA intende recuperare rappresentano costi già sostenuti per garantire la continuità e la qualità del servizio. “Uno dei primi atti della nuova governance – spiega ancora Fabio De Angelis – è stato proprio quello di ricostruire con esattezza gli importi dovuti dai 91 Comuni soci, a partire dal 2007. Lo scorso anno era già stata inviata una prima nota relativa ai conguagli degli anni 2020, 2021 e 2022. Ma da una più approfondita analisi dei bilanci è emerso che ulteriori somme devono essere ancora fatturate”.
Il problema, però, non è solo contabile: “Questa situazione non è più sostenibile – avvertono da SAF –. I costi finanziari per la società sono sempre più elevati. Da qui la decisione di rivolgersi alla Regione, confidando nella sensibilità dimostrata fino ad oggi nei confronti delle problematiche locali”.
La ricostruzione: conguagli e costi riconosciuti dalla Regione
Nel dettaglio, i conguagli sono suddivisi in più voci:
- Conguaglio 2007-2012: pari a € 2.315.916,44, come stabilito dalla Determina R.L. n. G13319 del 03.11.2015 della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità, Ciclo rifiuti.
- Conguaglio 2015-2016: € 1.758.849,06, riconosciuto dalla Determina R.L. n. G05552 del 27.04.2018, relativa alla nuova tariffa d’accesso all’impianto.
- Conguaglio 2018-2024: € 7.648.112,06, giustificato da due determinazioni regionali (n. G15996/2018 e G02483/2023), per i costi di smaltimento fuori ATO e le nuove tariffe.
- Conguaglio Benefit: € 2.046.135,01, riconosciuti come benefit tariffari previsti dalle normative regionali, tra cui il Decreto commissariale R.L. n. 15/2005 e la DGR 448/22.
Un appello in nome dell’interesse collettivo
“Confidiamo nella capacità della Regione Lazio di ascoltare il territorio – conclude il presidente della SAF SPA Fabio De Angelis – e nel fatto che la priorità rimangano i bisogni dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e degli enti locali. Il dissesto di un solo Comune potrebbe alterare equilibri delicatissimi in un sistema che deve garantire ogni giorno igiene, sostenibilità e servizio pubblico”.
Una partita da oltre 14 milioni di euro, dunque, che si gioca non solo su conti e bilanci, ma anche sulla tenuta dei servizi essenziali per l’intero territorio della provincia di Frosinone.
Il consigliere regionale Daniele Maura primo a rispondere all’appello della SAF
“Dopo l’appello della SAF cha ha chiesto alla Regione Lazio di anticipare le somme relative ai conguagli non ancora fatturati ai comuni, a partire dal 2007/2012, per evitare il rischio di dissesto finanziario – al quale molti comuni andrebbero incontro nel caso la Saf chiedesse di versare subito quelle somme – mi sono da subìto attivato e con l’assessore Righini stiamo lavorando per arrivare, in sede di assestamento di bilancio, a trovare una soluzione per anticipare il credito di circa 14 milioni di euro, per poi recuperare direttamente dai comuni i crediti “anticipati”, spalmando però gli importi in 10 anni per salvaguardare le casse delle amministrazioni comunali ed evitare il fallimento della SAF”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Daniele Maura.