🟥 VIGILANTES SOTTO ACCUSA PER UNA COLLUTTAZIONE
Processo a Frosinone per i fatti avvenuti in un noto ipermercato il 17 ottobre 2020
Due addetti alla sicurezza, A. S., di 38 anni, e B. V., di 44 anni, entrambi residenti a Frosinone, erano finiti sotto processo per violenza privata, lesioni personali e minacce. I fatti contestati risalgono al 17 ottobre 2020 e si sono verificati presso un noto ipermercato del Capoluogo ciociaro, dove i due uomini operavano come vigilantes e addetti all’attività di antitaccheggio. Quel giorno, i due si erano accorti che una famiglia composta anche da minorenni aveva sottratto della merce senza passare alle casse e avevano deciso di intervenire per effettuare un controllo.
🟥 LA COLLUTTAZIONE CON LA FAMIGLIA SOSPETTATA
Inseguita fuori dall’ipermercato, la famiglia reagisce e scatta la denuncia
L’inseguimento dell’intero nucleo familiare si è concluso con un contatto fisico tra i vigilantes e quasi tutti i componenti della famiglia, comprese due figlie minorenni. I vigilanti avevano più volte chiesto di mostrare gli scontrini, ma secondo la ricostruzione emersa nel corso del dibattimento, i familiari avrebbero resistito al controllo, generando una colluttazione che ha portato alla lesione di mamma e figlie. I genitori hanno quindi presentato una denuncia-querela presso le autorità, da cui è scaturito il rinvio a giudizio disposto dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone.
🟥 UN’ISTRUTTORIA APPROFONDITA E COMPLESSA
Ascoltati vigilantes, testimoni e personale dell’ipermercato
Il processo, celebrato dinanzi al Tribunale di Frosinone, si è articolato in numerose udienze durante le quali sono stati ascoltati non solo i due imputati e i genitori delle minori, ma anche alcuni dipendenti del supermercato, incluso il direttore. È emerso che la direzione dell’ipermercato, a fronte di continui ammanchi di merce, aveva potenziato i servizi di controllo antitaccheggio per arginare le perdite economiche subite. Secondo quanto ricostruito, l’intervento dei due vigilantes – seppur con conseguenze fisiche per alcuni dei coinvolti – era finalizzato esclusivamente al controllo, reso necessario dal contesto.
🟥 LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE
Il giudice riconosce la piena legittimità dell’operato dei due vigilantes
All’esito dell’istruttoria dibattimentale, il giudice ha accolto le richieste dei legali difensori – l’Avv. Michele Iodice del Foro di Napoli e l’Avv. Giampiero Vellucci del Foro di Frosinone – disponendo l’assoluzione di entrambi gli imputati. Secondo il magistrato, la condotta dei vigilantes era ampiamente giustificata dalle finalità di sicurezza e controllo legate alla loro mansione presso l’ipermercato. Un esito che chiude una vicenda giudiziaria delicata, ma che riafferma il principio della legittimità dell’intervento del personale di sicurezza, quando esercitato nel rispetto dei doveri e delle necessità operative.