Infiltrazioni, caldo estremo e disagi: le criticità nelle scuole anagnine
Il Circolo di Sinistra Italiana di Anagni lancia un appello chiaro e documentato: è necessario un intervento urgente per adeguare le scuole del territorio agli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici. La lunga pausa estiva dovrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per affrontare criticità già note e sistematicamente segnalate dagli operatori scolastici e dalle famiglie.
Nel mirino ci sono gli episodi ricorrenti di infiltrazioni e allagamenti causati da piogge intense e improvvise, così come le temperature elevate registrate già alla fine di maggio, che rendono difficoltoso lo svolgimento delle lezioni. Fenomeni che, secondo il comunicato, mettono a rischio non solo l’integrità delle strutture ma anche la salute e la capacità di apprendimento di studenti e docenti.
Un territorio esposto al rischio climatico
Secondo l’analisi di Sinistra Italiana, anche Anagni e l’intera provincia di Frosinone non sono immuni dai mutamenti in atto: temperature medie in aumento, ondate di calore più frequenti, alternanza tra siccità prolungate e eventi temporaleschi violenti stanno modificando in modo profondo le condizioni ambientali.
L’appello è chiaro: è urgente sviluppare strategie di adattamento climatico che comprendano la gestione efficiente delle acque meteoriche, la protezione delle strutture e l’aumento degli spazi verdi urbani, soprattutto in prossimità degli edifici scolastici, per mitigare l’effetto isola di calore.
Interventi finora insufficienti e assenza di una visione strutturale
Nel comunicato si sottolinea come, sebbene siano stati eseguiti alcuni interventi d’urgenza, questi si siano rivelati spesso inefficaci e temporanei. La sola sostituzione degli infissi, in gran parte dei plessi, non basta: restano problemi di umidità, distacco di intonaci e soprattutto l’impossibilità di garantire un ambiente salubre durante i mesi più caldi.
La preoccupazione maggiore riguarda la continuità didattica: una recente indagine della Banca Mondiale mostra come nel 75% dei casi gli eventi meteorologici estremi abbiano comportato la chiusura delle scuole, con danni gravi all’apprendimento. Tra gennaio 2022 e giugno 2024, si stima che oltre 400 milioni di studenti nel mondo siano stati costretti a interrompere la frequenza scolastica per cause legate al clima.
Una richiesta al Comune di Anagni: agire subito
Il Circolo anagnino di Sinistra Italiana interroga direttamente il Comune di Anagni: è stato previsto un piano immediato di manutenzione ordinaria e straordinaria per le scuole comunali in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico? È stata programmata una strategia a lungo termine per garantire sicurezza, funzionalità e vivibilità degli edifici scolastici?
L’accento viene posto sulla necessità di assicurare condizioni climatiche adeguate all’interno delle aule, elemento essenziale per garantire il diritto allo studio e la salute psicofisica degli studenti.
La transizione ecologica deve partire dalle scuole
Per Sinistra Italiana, le scuole devono diventare uno dei luoghi prioritari della transizione ecologica. L’autosufficienza energetica, il contenimento dei consumi energetici, la riqualificazione degli impianti di riscaldamento e raffreddamento non sono solo un investimento per il futuro, ma una risposta immediata alle esigenze di oggi.
Il comunicato ricorda infine la triplice esclusione del Comune di Anagni dai finanziamenti PNRR dello scorso anno, che avrebbe potuto rappresentare una svolta per la riqualificazione degli edifici scolastici. Un’occasione mancata, secondo il circolo, che ora impone alla giunta comunale di recuperare il tempo perduto e agire con lungimiranza.
La nota integrale del circolo di Sinistra Italiana Circolo di Anagni
La pausa didattica estiva costituisce un’ opportunità per intervenire contro i rischi d’impatto correlati ai cambiamenti climatici sui nostri plessi scolastici. La incostanza delle precipitazioni oggi evidenzia un aumento del numero e dell’intensità di eventi temporaleschi con impatti dannosi sulle strutture. Operatori dell’istruzione e famiglie ci segnalano che durante l’anno scolastico, contestualmente ad eventi temporaleschi con rovesci che hanno determinato la caduta di copiosa pioggia in pochissimo tempo, alcune delle strutture scolastiche hanno registrato infiltrazioni importanti, con conseguente allagamento degli ambienti di apprendimento (situazioni sistematicamente segnalate dalle istituzioni scolastiche). Sebbene gli interventi ci siano stati, si è lavorato nell’emergenza con provvedimenti effimeri e spesso inefficaci.
Nel contesto del cambiamento climatico, Anagni, come altre aree della Provincia, potrebbe affrontare un aumento delle temperature medie, una maggiore frequenza di ondate di calore e una riduzione delle precipitazioni annuali con periodi di siccità più marcati da una parte ed eventi di piogge intense e improvvise dall’altra. Vanno ricercate quelle strategie di adattamento idonee a migliorare la gestione delle acque meteoriche, la protezione del territorio da eventi estremi e l’aumento di spazi verdi urbani al fine di mitigare l’effetto isola di calore, soprattutto in prossimità delle nostre scuole. Già a fine maggio all’interno degli ambienti scolastici si registravano temperature proibitive per lo svolgimento delle attività didattiche. Sebbene quasi in tutti i plessi del territorio siano stati cambiati gli infissi, questa azione non è stata sufficiente. Se da una parte le infiltrazioni d’acqua sono il fenomeno più comune, con conseguenti distacchi di intonaco e presenza di umidità, dall’altra il caldo estremo è quello che desta maggiore preoccupazione sia per la salute di operatori dell’educazione e discenti, sia per gli effetti sull’apprendimento. Un’analisi inedita condotta per il rapporto della Banca mondiale mostra che negli ultimi 20 anni le scuole sono state chiuse in almeno il 75% degli eventi meteorologici estremi legati al clima. L’aspetto più preoccupante è che la frequenza e la gravità delle chiusure delle scuole continua ad aumentare a causa dei cambiamenti climatici. Tra gennaio 2022 e giugno 2024, è stato stimato che 404 milioni di studenti hanno dovuto affrontare la chiusura delle scuole a causa di eventi meteorologici estremi. La nostra provincia e la nostra città non possono più vedersi al di fuori di questo scenario. Dobbiamo pensare che questo potrebbe verificarsi a breve anche qui e che questi giorni di scuola persi si tradurrebbero inevitabilmente in grandi deficit di apprendimento per i bambini. Il Comune di Anagni ha pensato ad un piano immediato per la messa in atto della manutenzione, ordinaria e straordinaria, allo scopo di garantire la sicurezza, funzionalità e vivibilità degli edifici scolastici di proprietà o in uso? La manutenzione ordinaria programmata, le riparazioni e gli interventi di riqualificazione di piccola entità negli edifici scolastici garantiscono il mantenimento in efficienza degli impianti e delle strutture, con conseguente mantenimento degli standard di sicurezza e riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio, laddove si sia già agito in maniera strutturalmente profondo (ma non ci pare sia il nostro caso). Si è programmato comunque in questa direzione in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico? Le scuole devono essere in grado di garantire condizioni climatiche interne adeguate, sia durante i mesi più caldi che in quelli invernali, per assicurare il benessere e la concentrazione degli studenti e del personale scolastico affinché il diritto allo studio sia garantito. Ma devono essere gli enti locali, il Comune in primis a farsene carico.
La transizione ecologica e l’autosufficienza energetica delle scuole dovrebbero essere priorità assolute, specialmente considerando gli elevati costi energetici e le difficoltà nel garantire il funzionamento degli impianti di riscaldamento o raffreddamento. Questa amministrazione ci sembra invece essere più attenta agli interessi dei privati e del fabbisogno energetico a bisogni esclusivo di questi ultimi, però.
Non dimentichiamo la triplice esclusione dai finanziamenti del PNRR dello scorso anno che ha rappresentato un passo indietro per il Comune di Anagni: è stata compromessa la possibilità di migliorare le strutture scolastiche. Ripetiamo, non è sufficiente la sostituzione degli infissi. E’ il momento di valutare l’esposizione futura delle nostre scuole ai fenomeni climatici estremi, al fine di integrare le strategie di adattamento, identificando le principali vulnerabilità e proponendo misure per ridurre i potenziali impatti sulla sicurezza, funzionalità e sostenibilità dell’edificio scolastico. E, cosa più importante, per ridurre l’impatto negativo sul diritto allo studio.
Sinistra Italiana Circolo di Anagni