Un ritrovamento che riporta indietro nel tempo
Poco prima dell’ora di pranzo di oggi, 14 luglio 2025, nel cuore del popoloso quartiere periferico di Tufano, ad Anagni, è avvenuto un ritrovamento che ha immediatamente destato allarme e apprensione: durante alcuni lavori di sterro in un cantiere situato lungo la strada comunale della Madonna di Tufano, un escavatore ha portato alla luce un ordigno bellico risalente alla Seconda guerra mondiale.
L’intervento immediato delle autorità
Davanti alla scena si sono prontamente portati gli agenti della Polizia Locale di Anagni, coordinati da Fabrizio Mancini, insieme ai militari della Stazione dei Carabinieri di Anagni, guidati dal Luogotenente Massimo Crescenzi. Le Forze dell’Ordine hanno subito provveduto a delimitare l’area interessata e a bloccare il traffico veicolare lungo la strada, deviando la circolazione su vie alternative per garantire la sicurezza dei residenti e degli automobilisti.
Una bomba da mortaio inglese: ancora pericolosa
L’ordigno, secondo le prime analisi, potrebbe essere una bomba da mortaio da tre pollici, molto simile a quella rinvenuta circa due anni e mezzo fa in un terreno poco distante. La bomba, verosimilmente di fabbricazione inglese, potrebbe essere stata lanciata dal Monte Porciano verso le posizioni tedesche in ritirata, a una distanza stimata di circa quattro o cinque chilometri. Per cause fortuite non è esplosa al momento del lancio, restando una micidiale testimonianza di quei giorni terribili, carica della sua pericolosità, per oltre ottant’anni.
Il rischio per l’escavatorista
Il momento più critico si è verificato proprio nel momento dell’impatto con la pala dell’escavatore: l’escavatorista, ignaro della presenza dell’ordigno, lo ha sollevato e tirato fuori dal terreno, rendendosi conto solo dopo di aver maneggiato un oggetto potenzialmente mortale. Un episodio che, fortunatamente, si è concluso senza conseguenze tragiche ma che sottolinea ancora una volta quanto le ferite della guerra possano riaffiorare improvvisamente, anche a distanza di generazioni. L’intervento degli artificieri per il disinnesco e la successiva distruzione dell’ordigno, è ancora in corso. L’area resterà interdetta fino al completamento dell’operazione, che prevede la messa in sicurezza dell’oggetto e il suo brillamento in luogo sicuro, lontano da centri abitati.