Un attimo di smarrimento che poteva trasformarsi in una tragedia annunciata. Nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 19:00, la superstrada per Sora è stata teatro di un episodio che ha fatto trattenere il fiato a chiunque si sia trovato a transitare su quella arteria ad alto scorrimento. Un SUV, guidato da un uomo di circa trent’anni, ha imboccato la carreggiata contromano nel tratto tra Ferentino e Boville Ernica, mettendo a rischio la vita di decine di automobilisti e della sua stessa.
Solo il sangue freddo e la prontezza di riflessi degli agenti della Polizia Provinciale di Frosinone ha evitato che quello che sembrava un disastro annunciato si trasformasse in una carneficina sull’asfalto. La pattuglia n.5, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio, si è trovata catapultata in una situazione d’emergenza che ha richiesto decisioni rapide e manovre strategiche per salvare vite umane.
A bordo dell’auto di servizio della Polizia Provinciale c’erano tre agenti che quel pomeriggio stavano svolgendo un controllo di routine del territorio e dell’ambiente: il capo pattuglia sovrintendente Fernando Gabriele e gli agenti Vanessa Villani e Gino Marcoccia. Mentre viaggiavano in direzione Frosinone, i tre hanno avvistato il SUV che procedeva nella corsia opposta, creando una situazione di pericolo estremo.
La reazione è stata immediata e professionale: lampeggianti accesi, sirena in funzione e numerosi tentativi di attirare l’attenzione dell’automobilista che sembrava completamente ignaro della gravità della sua situazione. Ma l’uomo, probabilmente in stato confusionale, non ha reagito agli avvertimenti, continuando la sua pericolosa marcia contromano su un’arteria dove il traffico particolarmente intenso di quella fascia oraria rendeva la situazione ancora più drammatica.
Di fronte all’indifferenza dell’automobilista ai segnali di avvertimento, la pattuglia della Polizia Provinciale ha dovuto escogitare una strategia alternativa per evitare il disastro. Valutata la pericolosità della situazione, gli agenti hanno preso una decisione coraggiosa: uscire dalla superstrada alla prima rampa disponibile e reimmettere l’auto di servizio in carreggiata frontalmente rispetto alla direzione del SUV.
Una manovra rischiosa ma necessaria, che richiedeva perfetta coordinazione e tempismo millimetrico. L’obiettivo era intercettare l’autovettura prima che potesse causare un incidente frontale con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Il piano, orchestrato con la lucidità di chi conosce il proprio mestiere, ha funzionato alla perfezione.
La tensione ha raggiunto il culmine tra il chilometro 18 e 20, nei pressi dello svincolo per Boville Ernica, dove la pattuglia è riuscita finalmente a intercettare il SUV. Nel frattempo, l’autovettura aveva già urtato più volte il guard rail, segno evidente dello stato di confusione in cui versava il conducente e del pericolo scampato per gli altri automobilisti.
L’uomo, una volta fermato, è apparso smarrito e disorientato. La sua spiegazione ha chiarito i contorni di quello che si è rivelato essere un tragico equivoco: aveva ricevuto indicazioni di deviare a Ferentino a causa di un incendio, ma non conoscendo la zona – essendo di fuori regione – aveva sbagliato l’immissione in superstrada, imboccando la carreggiata nel senso opposto a quello di marcia.
L’operazione è stata coordinata passo dopo passo dal comandante della Polizia Provinciale Pierfrancesco Vona, che ha gestito la situazione con la professionalità di chi sa quanto ogni secondo possa essere decisivo in circostanze del genere. Su allerta del comandante, è giunta sul posto anche un’ambulanza del 118 per gli accertamenti sanitari necessari a verificare le condizioni dell’automobilista.
Dopo le verifiche di rito e una volta appurato che l’uomo non aveva riportato conseguenze fisiche dall’accaduto, il personale della Polizia Provinciale ha dimostrato ancora una volta la propria umanità: gli stessi agenti che lo avevano fermato lo hanno rassicurato e infine riaccompagnato a casa, trasformando quello che poteva essere un incubo in un gesto di solidarietà umana.
“Voglio ringraziare pubblicamente gli agenti della nostra pattuglia”, ha dichiarato il comandante Vona al termine dell’operazione. Le sue parole sottolineano l’eccezionalità dell’intervento: “per la lucidità, la professionalità e la rapidità con cui hanno gestito un evento che poteva trasformarsi in tragedia“.
Il comandante ha voluto evidenziare come “il loro intervento ha sicuramente evitato il peggio e dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale il presidio del territorio anche da parte della Polizia Provinciale“. Parole che rendono giustizia a un corpo spesso sottovalutato ma che, come dimostra questo episodio, svolge un ruolo cruciale nella sicurezza stradale.
L’episodio si è concluso con un lieto fine, ma per pochissimo non si è trasformato in una di quelle tragedie della strada che riempiono le cronache quotidiane. La differenza l’hanno fatta la prontezza, il coraggio e la professionalità di tre agenti che, pur svolgendo un normale servizio di controllo, si sono trovati a gestire una situazione d’emergenza con la lucidità dei veri professionisti.
La superstrada per Sora, arteria fondamentale per i collegamenti nella provincia di Frosinone, ha rischiato di diventare teatro di una carneficina evitata solo grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Un episodio che ricorda quanto sia importante la presenza costante di chi, ogni giorno, vigila sulle nostre strade per garantire la sicurezza di tutti gli automobilisti.
Questo evento dimostra ancora una volta l’importanza del presidio territoriale e della professionalità degli agenti della Polizia Provinciale, spesso chiamati a gestire situazioni complesse che richiedono sangue freddo, esperienza e, soprattutto, il coraggio di mettere a rischio la propria incolumità per salvare quella degli altri. Un esempio di come il senso del dovere e la dedizione al servizio pubblico possano fare la differenza tra la vita e la morte.