I cittadini di Via Vico ad Anagni non ne possono più. Da mesi, forse anni, convivono con una situazione che definire problematica è un eufemismo. Il manto stradale della via che conduce verso l’agriturismo Vico Moricino versa in condizioni talmente precarie da rendere difficile la vita quotidiana dei residenti, costretti a fare i conti con disagi che cambiano volto a seconda delle stagioni ma non scompaiono mai del tutto.
La denuncia arriva direttamente dai cittadini della zona, esasperati da una situazione che si trascina da troppo tempo senza trovare soluzione: “abbiamo segnalato più e più volte questa situazione ma ancora nessuno ha provveduto a sistemarla”, raccontano con amarezza.
Il quadro che emerge dalle loro testimonianze è quello di una strada che sembra aver perso ogni dignità urbana. Durante i mesi estivi, il problema principale è rappresentato dalla polvere: una coltre sottile ma onnipresente che si alza ad ogni passaggio di veicoli, rendendo impossibile tenere aperte le finestre e costringendo i residenti a una pulizia quotidiana delle abitazioni. “Non si riesce a tenere una finestra aperta ed è un continuo lavare cose perché dopo una giornata sono ricoperte di polvere”, spiegano gli abitanti della zona.
Ma se l’estate porta con sé il problema della polvere eccessiva, l’inverno e le piogge estive trasformano Via Vico in un vero e proprio incubo. Al primo acquazzone, la strada si trasforma in un fiume, creando voragini e buche giganti che rimangono impresse nel terreno anche dopo che l’acqua si è ritirata. Queste buche profonde rendono la circolazione quasi impraticabile, mettendo a rischio sia i veicoli che l’incolumità di chi transita.
La zona interessata dal degrado si trova nelle immediate vicinanze dell’agriturismo Vico Moricino, un’area che dovrebbe rappresentare un biglietto da visita per chi visita il territorio di Anagni. Invece, i turisti e i clienti della struttura ricettiva si trovano ad affrontare una strada che sembra appartenere a un’altra epoca, lontana dagli standard minimi di vivibilità che ci si aspetterebbe da una città storica come Anagni.
Le segnalazioni ripetute dei cittadini alle autorità competenti sono rimaste, a quanto pare, lettera morta. Un silenzio che suona come una beffa per chi, ogni giorno, deve fare i conti con una situazione che compromette non solo la qualità della vita ma anche il valore degli immobili della zona.