Roma si prepara a vivere una notte speciale sulle sponde del Tevere. Sabato 20 settembre 2025, a partire dalle ore 20, verrà inaugurato Luminis, il progetto monumentale di Mario Carlo Iusi che trasformerà Piazza Tevere, lo spazio pubblico dedicato alle arti contemporanee tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, in un palcoscenico urbano unico al mondo.
L’iniziativa è curata da Tevereterno e realizzata in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Artivazione e Acqua Foundation. Dopo aver attraversato Alatri, Albano Laziale, Terracina e persino Barcellona, l’opera arriva a Roma come tappa conclusiva di un percorso internazionale che intreccia creatività, memoria e paesaggio urbano.
Una monumentale installazione di luce
Luminis si dispiega per 500 metri lungo il muraglione della riva destra del Tevere con una sequenza di cornici rettangolari luminose di varie dimensioni. È la luce, protagonista assoluta del progetto, a ridisegnare lo spazio e a invitare chi osserva a fermarsi, a guardare con attenzione, a ritrovare un dialogo tra passato e presente.
Ogni cornice non è soltanto un elemento scenografico, ma un varco di riflessione: la luce non incornicia l’assenza, ma diventa presenza viva, condivisibile e interpretabile, trasformando il muro da barriera a piano di relazione.
Un dialogo con la storia di Roma
L’opera si inserisce idealmente nel solco tracciato da William Kentridge, che nel 2016 realizzò nello stesso spazio il fregio Triumphs and Laments, narrazione visiva di oltre 500 metri dedicata alla storia di Roma. Come in quell’occasione, anche oggi l’arte contemporanea diventa strumento di rilettura del paesaggio urbano e della memoria collettiva.
Nel testo critico di Claudia Pecoraro emerge chiaramente il messaggio dell’opera: ribaltare il significato del muro, da confine invalicabile a luogo di incontro, da barriera a superficie di convivenza.
Piazza Tevere: vent’anni di arte contemporanea
«Siamo lieti di celebrare i vent’anni di Piazza Tevere con un intervento a scala monumentale – ha dichiarato Giorgio de Finis, presidente di Tevereterno –. Questo spazio immaginato dall’artista statunitense Kristin Jones è davvero unico: nel cuore di Roma l’arte contemporanea incontra un fiume, trasformandolo in scenografia viva».
Il progetto offrirà al pubblico due modalità di fruizione: da un lato, una visione panoramica e suggestiva dalla riva opposta e dai ponti; dall’altro, un’esperienza immersiva dalla banchina di Piazza Tevere, dove sarà possibile riscoprire i dettagli inscritti in ciascuna cornice luminosa.
Un invito alla lentezza
In un’epoca segnata dal frastuono e dalla fretta, Luminis propone un’alternativa: la possibilità di fermarsi, osservare e condividere, riscrivendo il significato di un luogo attraverso la luce e lo sguardo collettivo.
Roma, ancora una volta, diventa crocevia di arte contemporanea, memoria e futuro, regalando ai suoi cittadini e ai visitatori un’esperienza che illumina non solo il fiume ma anche la coscienza del tempo presente.
In occasione del progetto sono previsti una serie di appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico su prenotazione:
giovedì 2 ottobre 2025 ore 20.30
fLuminis – La vita nascosta del Tevere
Una passeggiata tra scienza e arte per scoprire l’anima segreta del fiume. Il geologo e naturalista Umberto Pessolano, direttore del Museo del Fiume di Nazzano, ci accompagna alla scoperta della microfauna e della microflora che popolano le rive del Tevere, svelando storie sorprendenti di resilienza e biodiversità. L’installazione luminosa di Mario Carlo Iusi accende i riflettori su insetti, piante e minuscoli abitanti del fiume, rendendo visibile ciò che, spesso a nostra insaputa, convive pacificamente con il frastuono cittadino appena alle spalle dei muraglioni.
Un incontro che intreccia meraviglia e conoscenza, invitandoci a osservare da vicino e a rispettare la bellezza di piccole creature che vivono con noi tra le pieghe nascoste della città.
Per iscriversi: https://forms.gle/3BGWAdy8BgPneZdN7
domenica 12 ottobre 2025 ore 20.30
Respirare la luce
Sulla banchina del Tevere, la sera accarezzata dalla luce dell’installazione Luminis diventa la scenografia di una sessione aperta di yoga e meditazione che ci guiderà a guardare dentro e fuori da noi, a rinnovare lo sguardo e l’ascolto.
Attraverso il respiro e il movimento consapevole, il fiume diventa specchio di interiorità: l’acqua che scorre ci ricorda il fluire della vita e la possibilità di convivere pacificamente con ciò che ci circonda.
Un’esperienza non solo personale ma corale, in cui il respiro di ciascuno si intreccia con quello della collettività, creando un ritmo comune capace di trasformare il tempo e lo spazio pubblico. Un invito ad abitare insieme il fiume, a respirare luce come comunità, e a ritrovare armonia nel cuore della città.
Guideranno l’esperienza i maestri Patrizia Toti e Andrea Cappella.
Per iscriversi: https://forms.gle/Hx7H8Byi1JGMzYMGA