di Giorgio Stirpe
Era una partita da non sottovalutare quella contro il Sudtirol e anche un po’ della rivalsa, per fare pace con il passato. Lo scorso anno, infatti, i biancorossi di Bolzano, vennero a passeggiare allo Stirpe infliggendo ai canarini un pesante 0-3.
Quest’anno, però, le sensazioni della vigilia erano totalmente diverse, la musica tutta un’altra: il Frosinone si è presentato stavolta con spirito completamente nuovo, esaltato dall’ottimo inizio.
Nel giorno del 97esimo compleanno, celebrato con una maglia storica, total blue (spezzato da qualche linea bianca e dettagli oro), la Curva Nord ha spinto a fondo trascinando tutto lo stadio.
Alla fine il 2-2 non ha accontentato i giallazzurri che hanno dominato a lungo ma hanno pagato il black out di circa 20’ nella ripresa. Il pareggio, per come maturato, non può non lasciare l’amaro in bocca. I ciociari, però, sono ancora imbattuti, un aspetto comunque di grande rilevanza.
Alvini ha dovuto cambiare ancora una volta il riferimento offensivo e dopo Raimondo (assente per influenza) e Zilli, ha puntato su Vergani proveniente, ironia della sorte, proprio dal Sudtirol. A sostegno del giovane attaccante, il tecnico giallazzurro ha puntato sulla tecnica e la velocità di Ghedjemis e Kvernadze e sulla intelligenza tattica e l’attitudine di Kone.
In mediana conferma del duo in questo momento insostituibile, quello composto da Calò e Koutsoupias, davanti al quartetto difensivo comandato da Monterisi e Calvani, con A. Oyono e Bracaglia sulle corsie. In porta confermato Palmisani.
L’approccio dei padroni di casa è stato agonisticamente “cattivo”. Sfruttando la vena delle due frecce avanzate, i canarini hanno aggredito l’avversario costringendolo da subito ad affannarsi per evitare guai. Il fortino sistemato da mister Castori ha però retto una decina di minuti, tanto è infatti bastato al Frosinone per portarsi in vantaggio con una perfetta esecuzione dagli undici metri di Calò, a seguito di un rigore decretato dall’arbitro Zanotti per un fallo di mano di un difensore bolzanino in piena area.
Un Frosinone dominante ha continuato a macinare gioco e produrre occasioni da gol davanti ad uno spaesato Sudtirol, mai in difficoltà in questo modo come allo Stirpe, barcollante in campo come un pugile suonato.
Il raddoppio è sembrato una sola questione di tempo e, al 30’, Ghedjemis ha concretizzato la superiorità con una delle sue reti, partendo da destra, dribblando un paio di avversari, calciando con il sinistro sul palo lungo dove Adamonis non è stato in grado di arrivare.
L’unico neo del primo tempo, il non aver saputo sfruttare altre ghiotte chance per chiudere la partita.
E’ caduta nel secondo tempo, dopo oltre tre partite e mezzo, l’imbattibilità del Frosinone che ha subito la sua prima rete in campionato da Martini al 72’. In precedenza i giallazzurri avevano rischiato e rimediato con un salvataggio sulla linea di Koutsoupias.
I padroni di casa si sono dedicati soprattutto al palleggio nel tentativo di mantenere il controllo della partita, addormentarla in qualche modo, errore questo che ha favorito il ritorno del Sudtirol, risorto improvvisamente come l’Araba Fenice.
Nel giro di 6 minuti si è materializzata la beffa quando Vergani ha commesso fallo ingenuo in area su Molina e Merkaj ha trasformato il relativo penalty, impattando la partita al 78’.
Nel finale, con due squadre sfilacciate, ci sono stati spazi per colpire da una parte e dell’altra. E’ mancata però la lucidità per colpire. Ora sotto con la Coppa Italia. Martedì si torna in campo contro il Cagliari.
LE PAROLE DEL VICE ALLENATORE DEL SUD TIROL RICCARDO BOCCHINI
Sapevamo che ci aspettava una partita difficile contro un avversario che aveva grandissimo entusiasmo, per noi giocare come al solito non è stato possibile e il primo tempo è stato di grande sofferenza. Nel momento di massima difficoltà però la squadra si è ritrovata dal punto di vista nervoso e poi dal punto di vista fisico e tecnico. I nostri ragazzi sono stati eccezionali a mettere in campo tutto nel secondo tempo e meritato il pareggio. Forse nella ripresa il Frosinone ha pagato il non aver cambi a centrocampo a disposizione.
LE PAROLE DEL TECNICO DEL FROSINONE MASSIMILIANO ALVINI Avevamo in mano noi la partita che ci è stata consegnata da noi, sono due persi, abbiamo onorato il compleanno del Frosinone, i ragazzi ci hanno messo spirito, entusiasmo, idee, volevamo vincere ma abbiamo commesso qualche ingenuità purtroppo. I ragazzi però sono stati bravi. Ci sta che avendo avuto occasioni per allungare ma dall’altra parte c’era una squadra con più esperienza. Sugli errori commessi possiamo lavorare e migliorare. Ci siamo disuniti solo in alcuni momenti, siamo una squadra giovane e può succedere. Contro il Cagliari giocherà chi non lo ha fatto stasera, andiamo avanti con positivit