Un’aula gremita di studenti attenti e partecipi, due testimoni d’eccezione della lotta alla criminalità organizzata e un messaggio potente sui valori della Legalità e della Giustizia. Questa la cornice dell’incontro che si è svolto questa mattina, lunedì 6 ottobre 2025, presso la sede centrale dell’Istituto Comprensivo Anagni Secondo in via San Giorgetto, dove gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con figure di primo piano del panorama giudiziario e militare italiano.
A fare gli onori di casa la dott.ssa Daniela Germano, dirigente scolastico dell’Istituto, che ha introdotto con orgoglio i due illustri ospiti: il dott. Raffaello Magi, stimato magistrato, e il Ten. Col. Costantino Airoldi, oggi Capo Ufficio Comando dell’Istituto Superiore di Tecniche Investigative di Velletri, centro di eccellenza per la specializzazione degli operatori di Polizia Giudiziaria dell’Arma dei Carabinieri. La dirigente ha ringraziato sentitamente entrambi per aver accettato l’invito a partecipare a questa importante iniziativa formativa.
Presenti all’incontro anche gli studenti dei diversi plessi afferenti all’istituto, che hanno riempito la sala con curiosità ed entusiasmo. Prima dell’avvio dei lavori, il Luog.Te C.S. Massimo Crescenzi, comandante della Stazione dei Carabinieri di Anagni, ha dialogato con i ragazzi illustrando le funzioni dei Carabinieri sul territorio e i principali compiti dell’Arma. Numerose e interessate le domande che gli studenti hanno rivolto al militare, dimostrando grande attenzione verso le tematiche della sicurezza e della tutela dei cittadini.
Il dott. Raffaello Magi ha poi preso la parola per raccontare il suo percorso professionale, iniziato quando aveva appena trent’anni presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; qui ha lavorato per circa diciannove anni, dal 1994 al 2012. Durante questo lungo periodo ha ricoperto ruoli di primaria importanza: componente del Collegio Penale, GIP, Giudice a latere presso la Corte di Assise e Presidente del collegio per l’applicazione delle Misure di Prevenzione. Negli ambienti della Magistratura – ma non solo – il dott. Raffaello Magi è noto per essere l’estensore della sentenza del processo “Spartacus” al termine del quale vennero comminate pesanti condanne emesse contro i membri del clan dei Casalesi, culminate con la conferma in Cassazione nel 2010 di 16 ergastoli e molte altre pene severe, che hanno sancito l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita a omicidi e altre attività illecite.
Il processo, durato anni, ha avuto un’enorme risonanza mediatica e sociale, confermando le capacità imprenditoriali del clan, il suo controllo del territorio e la sua violenza, e ha riguardato anche le minacce a giornalisti come Roberto Saviano e Rosaria Capacchione.
Un curriculum – quello del dott. Raffaello Magi – che testimonia anni di impegno in prima linea nella battaglia per la legalità, soprattutto in territori complessi come quello casertano.
Particolarmente toccante è stata poi la testimonianza del Ten. Col. Costantino Airoldi, che ha condiviso con i giovani studenti uno dei capitoli più drammatici e significativi della sua carriera. Quando era comandante del Nucleo Investigativo al Comando provinciale di Caserta, l’allora Capitano Airoldi lavorò fianco a fianco con il dott. Magi in alcune delle operazioni più delicate contro la criminalità organizzata campana. Fu proprio in quel periodo che, assieme alla sua squadra, mise a segno una delle più importanti e brillanti operazioni contro il clan dei casalesi, uno dei più potenti clan camorristici e una delle più pericolose organizzazioni criminali in Italia.
L’operazione culminò con l’arresto del latitante Giuseppe Setola, figura di spicco della camorra casertana, colpevole tra l’altro della tristemente nota strage di Castel Volturno, dove sei persone furono uccise a colpi di AK-47 in un agguato che scosse l’opinione pubblica nazionale. Setola è stato condannato a svariati ergastoli – più altre condanne comminate in seguito – per i suoi crimini. Il racconto dell’ufficiale ha permesso ai ragazzi di comprendere la complessità e i rischi del lavoro investigativo, ma anche l’importanza della determinazione e del coraggio di chi sceglie di servire lo Stato.
L’iniziativa, organizzata dalla stessa dirigente dott.ssa Daniela Germano in collaborazione con il suo staff e con la prof.ssa Claudia Cerasaro, è inserita nel Piano triennale dell’Offerta formativa e rientra nell’ambito delle lezioni di approfondimento di Educazione civica. Rappresenta un’importante occasione di crescita e riflessione sui valori della Giustizia e della responsabilità civica per le giovani generazioni.
Non si tratta del primo appuntamento di questo tipo. Lo scorso anno, nel mese di maggio, gli studenti delle classi seconde avevano già avuto modo di incontrare il giudice Catello Maresca, altra figura di primo piano nella magistratura italiana. E dalla scuola assicurano che diversi altri incontri simili sono in programma nei prossimi mesi, a conferma della volontà dell’istituto di investire nella formazione civica e nella crescita consapevole dei propri studenti.
Un progetto ambizioso che trasforma l’aula in uno spazio di confronto diretto con chi, ogni giorno, difende i principi dello Stato di diritto e della democrazia, offrendo ai ragazzi modelli concreti di impegno e dedizione al bene comune.