Sono ripartiti per il terzo anno consecutivo gli stage lavorativi destinati a ragazzi con disabilità intellettiva e bisogni speciali nel territorio di Ferentino. Un progetto che porta il segno concreto dell’inclusione sociale e che per i prossimi cinque mesi vedrà diversi giovani impegnati presso aziende ed enti locali, seguiti passo dopo passo da tutor specializzati.
L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Ferentino e attuata dall’ente di terzo settore Idee dal Futuro, in collaborazione con l’Ufficio dei Servizi Sociali, nasce da un’esigenza molto sentita dalle famiglie: offrire ai ragazzi che hanno terminato il percorso scolastico una possibilità concreta di socializzazione e inserimento nel mondo del lavoro, evitando che rimangano nell’isolamento domestico.
“Una sperimentazione fortemente voluta in primis dai genitori”, spiega il consigliere comunale Maurizio Berretta, promotore del progetto, “intenta a dimostrare che ogni persona ha diritto ad un proprio spazio all’interno della comunità, con l’obiettivo di far emergere in ognuno di loro il proprio valore aggiunto”.
In questi giorni hanno già iniziato l’esperienza dieci ragazzi, e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori inserimenti. Ogni partecipante è seguito sul posto di lavoro da un tutor dell’associazione, garantendo così un accompagnamento personalizzato e costante.
La risposta del territorio è stata significativa. Hanno aderito come sedi ospitanti i tre Supermercati Conad di Via Bartoli, zona Sant’Agata e Via Casilina Sud, i Bar Pasticceria Juntos e Gargani, l’azienda di trasporti Spedifast-Pallex, il Vivaio Liliana Bassani, la Parruccheria Naturalmente di Sabrina e Debora, le segreterie scolastiche dell’Istituto Filetico e dell’ITIS Morosini, oltre al Comune di Ferentino.
Tra uffici e reparti, questi giovani lavoratori sono pronti ad accogliere i cittadini con la loro voglia di rendersi utili e, come sottolinea Berretta, a dispensare “un sorriso”. Un dettaglio apparentemente piccolo, ma che racconta molto del valore umano di questo progetto.
L’obiettivo dichiarato è ambizioso: dimostrare sul campo che con una rivisitazione delle norme che regolano le cosiddette “categorie protette” e con l’istituzione della figura del “tutor aziendale”, è possibile coinvolgere in ambito lavorativo anche persone con disabilità intellettiva, oggi per la stragrande maggioranza ancora escluse da queste opportunità.
Il consigliere Berretta rivolge un ringraziamento particolare a tutti i soggetti coinvolti nel progetto e all’intera amministrazione comunale: “Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e opposizione hanno sempre creduto fortemente nelle politiche d’inclusione. La particolarità del progetto sta destando curiosità e attenzione anche da parte degli enti superiori e di realtà extra comunali”.
Due anni e mezzo di intense attività e progettualità in ambito sociale che non rappresentano un punto d’arrivo, ma un percorso di maturità sociale per l’intera comunità. E gli obiettivi futuri sono già in agenda: un progetto di “Vita indipendente” e un “Patto Territoriale sul Sociale” che coinvolgerà tutti gli attori locali.
Un modello virtuoso che dimostra come l’inclusione lavorativa possa trasformarsi da slogan a realtà concreta, un giorno alla volta, un sorriso alla volta.