La memoria storica della Resistenza torna a vivere attraverso le pagine di un libro che racconta gli episodi eroici e la vita quotidiana sui Monti Lepini durante la Seconda guerra mondiale. Sabato 25 ottobre, a partire dalle ore 16.30, nella sala riunioni del Museo Archeologico di Cori (Latina), verrà presentata la pubblicazione degli atti del convegno storico “La Resistenza sui Monti Lepini“, che si è tenuto proprio a Cori nel 2024 in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dei Monti Lepini.
L’iniziativa è promossa dall’Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale di Anagni (Isalm) in collaborazione con il Comune di Cori e la Compagnia dei Lepini, un sodalizio che testimonia la volontà di preservare e tramandare la memoria di pagine cruciali della storia locale e nazionale.
Il convegno sarà presieduto e moderato dal presidente dell’Isalm, Gioacchino Giammaria, figura di riferimento per la ricerca storica nel territorio del Lazio meridionale. Ad introdurre i lavori sarà Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini, realtà che da anni opera per la valorizzazione culturale e storica del territorio lepino.
L’evento si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di Cori, Mauro De Lillis, e del vice presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) della provincia di Latina, Giancarlo Loffarelli, portando così il contributo e la vicinanza delle istituzioni locali e delle associazioni che custodiscono la memoria partigiana.
A seguire, interverranno tre studiosi che hanno contribuito alla redazione del volume con saggi di approfondimento. Antonio Parisella presenterà il suo contributo dal titolo “Orientamenti per lo studio dei Lepini 1943/1944“, offrendo una cornice interpretativa generale per comprendere gli eventi che attraversarono queste montagne negli anni cruciali della guerra e della Liberazione. Pier Giacomo Sottoriva illustrerà gli “Episodi di Resistenza sui Monti Lepini“, ricostruendo momenti specifici della lotta partigiana nel territorio. Infine, Isabella De Renzi approfondirà un aspetto meno conosciuto ma fondamentale con il suo intervento “Invocare la pace. Pratiche religiose e devozione popolare nei Monti Lepini durante la Seconda guerra mondiale“, illuminando la dimensione spirituale e umana di chi visse quei momenti drammatici.
All’incontro parteciperanno le sezioni dell’Anpi del territorio, garantendo la presenza di chi ancora oggi porta avanti i valori della Resistenza e della Liberazione attraverso il lavoro associativo e commemorativo.
Il presidente Giammaria ha inoltre anticipato che dopo il convegno di Cori seguiranno altre presentazioni in molti comuni e città del Lazio meridionale, dando così al volume una diffusione capillare e permettendo a un pubblico più ampio di confrontarsi con questa importante opera di ricostruzione storica.
La pubblicazione degli atti rappresenta un tassello fondamentale per la memoria collettiva del territorio lepino, offrendo agli studiosi e ai cittadini un’opera di consultazione approfondita su un periodo che ha segnato profondamente la storia italiana. I Monti Lepini, per la loro posizione strategica tra Roma e il fronte meridionale, furono teatro di scontri, rifugio per partigiani e popolazione civile, e simbolo di quella lotta per la libertà che portò alla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
L’appuntamento di sabato al Museo Archeologico di Cori si configura così non solo come la presentazione di un libro, ma come un momento di riflessione collettiva sul valore della memoria storica e sull’importanza di tramandare alle nuove generazioni la conoscenza di eventi che hanno forgiato l’identità democratica del nostro Paese.