Il Lazio si conferma locomotiva dell’imprenditoria italiana e conquista il primato nazionale per tasso di crescita delle imprese. Un risultato che fotografa la vitalità di un territorio che, nonostante le complessità dello scenario internazionale, continua a credere nell’iniziativa economica e nell’innovazione.
A certificarlo sono i dati dell’analisi Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere, che nel terzo trimestre 2025 hanno registrato un saldo positivo di 16.920 attività economiche sul territorio nazionale. La regione guidata dal presidente Francesco Rocca si è piazzata al primo posto con un tasso di crescita dello 0,49%, nettamente superiore alla media nazionale del +0,29%. Dietro il Lazio si posizionano la Sicilia con il +0,45% e la Lombardia con il +0,35%.
«Il Lazio conferma la sua vitalità imprenditoriale distinguendosi rispetto alle altre regioni italiane per tasso di crescita delle imprese. Un dato statistico che mostra un territorio dinamico sotto il profilo economico con una costellazione di piccole e medie aziende che la Regione Lazio intende sostenere nell’innovazione e nella competitività», dichiara Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria e all’Internazionalizzazione della Regione Lazio.
I numeri raccontano una storia di crescita costante. Nel dettaglio, il saldo tra le imprese iscritte e le imprese cessate è di 2.920 unità, il dato più alto degli ultimi due anni considerando lo stesso periodo di rilevazione. Nel trimestre le iscrizioni sono state 6.737 a fronte di 3.817 cessazioni, confermando un trend virtuoso che nel 2024 si era attestato allo 0,47% e nel 2023 allo 0,44%.
Particolarmente significativo è il risultato dell’artigianato, settore che rappresenta l’ossatura del tessuto produttivo regionale. Rispetto allo scorso anno, quando registrava un preoccupante -0,6%, il comparto segna oggi un clamoroso +57%, invertendo completamente la tendenza e dimostrando una rinnovata capacità di attrarre imprenditori e investimenti. Attualmente il Lazio può contare su un patrimonio di 593.069 imprese attive sul territorio.
Tra le province spicca il dato di Roma, che registra uno +0,57%, equivalente a 2.505 imprese in più. Un segno tangibile della capacità attrattiva della Capitale, che continua a rappresentare un polo di sviluppo per l’intero sistema economico regionale.
«Il Sistema Lazio mostra fecondità imprenditoriale e resilienza, nonostante una situazione internazionale non semplice. Un’analisi che rafforza i valori dell’export che assegnano al Lazio un altro primato nazionale: +17,4% nei primi sei mesi del 2025», sottolinea l’assessore Angelilli, evidenziando come la regione non primeggi solo per nuove imprese, ma anche per capacità di esportazione.
Una tendenza positiva che l’amministrazione regionale intende consolidare con strumenti concreti. «Una tendenza positiva che va salvaguardata ed incentivata: proprio per questo la Regione Lazio nell’ultimo anno ha attivato bandi per le imprese pari a 350 milioni di euro, per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, accesso al credito, attrazione investimenti ed internazionalizzazione. L’obiettivo è stare al fianco delle imprese con azioni concrete a supporto del sistema produttivo del Lazio», conclude Roberta Angelilli.
Una politica di sostegno che punta a trasformare i numeri positivi di oggi nelle certezze di domani, consolidando il ruolo del Lazio come regione trainante dell’economia italiana.