In relazione all’articolo pubblicato nei giorni scorsi dal nostro giornale dal titolo “Vallepietra, navetta abusiva al Santuario della Santissima Trinità: indagini sui trasporti non autorizzati”, riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente lettera firmata da una nostra lettrice di Vallepietra, che ha chiesto di restare anonima:
Gentile Direttore,
in riferimento all’articolo riguardante il servizio di navetta abusivo operante nel territorio di Vallepietra, desidero fornire alcune precisazioni che ritengo utili a chiarire la reale natura dell’attività in questione.
Il servizio di trasporto non era gestito da un privato cittadino animato dall’intento di trarre un profitto personale in maniera irregolare, ma risultava invece affidato formalmente a una cooperativa incaricata direttamente dal Comune di Vallepietra. Si trattava, dunque, di un’iniziativa organizzata per rispondere alle esigenze dei numerosi pellegrini e visitatori diretti al Santuario della Santissima Trinità.
È importante, a mio avviso, riconoscere anche la correttezza e la buona fede del conducente del veicolo, che ha continuato a svolgere il proprio lavoro con impegno e serietà nonostante le difficoltà emerse durante e dopo la gestione complessiva del servizio.
Proprio la complessa gestione amministrativa e logistica dell’iniziativa ha finito, purtroppo, per generare incomprensioni e disservizi a fronte di una gestione “leggera” da parte del Comune che ha creato incomprensione disservizi che hanno penalizzato non solo l’autista, ma anche gli utenti e l’immagine del santuario.
A dimostrazione di quanto affermato, allego un post ufficiale del Comune di Vallepietra nel quale erano indicati gli orari e i giorni del servizio navetta.

Nel rispetto del diritto di cronaca, ma anche della verità dei fatti, auspico che queste precisazioni possano contribuire a restituire una visione più completa e corretta della vicenda.
Con osservanza,
una lettrice




