Un provvedimento di DASPO urbano è stato emesso nei confronti di un 43enne di Anagni, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza pubblica e la tranquillità sociale. La misura, richiesta dai Carabinieri della Stazione di Anagni e disposta dal Questore della Provincia di Frosinone, rappresenta uno strumento sempre più utilizzato dalle autorità per prevenire situazioni di degrado e pericolosità nei luoghi di aggregazione cittadini.
Il provvedimento si basa sull’articolo 13 bis della legge 48/2017, che consente di vietare l’accesso ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento a soggetti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico. Nel caso specifico, l’uomo destinatario del DASPO presenta un curriculum criminale di tutto rispetto: nei suoi precedenti penali figurano infatti reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a reati contro il patrimonio e la persona.
La decisione è maturata al termine di un’approfondita istruttoria condotta dall’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, che ha valutato attentamente non solo i precedenti dell’interessato, ma anche la sua personalità e le modalità delle condotte tenute di recente sul territorio anagnino. I Carabinieri hanno infatti documentato una serie di comportamenti considerati pregiudizievoli per la comunità, tali da giustificare l’adozione di una misura amministrativa così restrittiva.
Il DASPO urbano, recentemente notificato dai militari dell’Arma, prevede una serie di prescrizioni molto stringenti. Per i prossimi tre anni, il 43enne non potrà fare ingresso in bar, pub, ristoranti e altri esercizi pubblici situati ad Anagni, né frequentare locali di pubblico trattenimento come discoteche o sale giochi. Ma non è tutto: all’uomo è fatto divieto anche di stazionare nelle immediate vicinanze di questi locali nella fascia oraria compresa tra le 15.00 e le 06.00 del giorno successivo, un arco temporale che copre praticamente l’intera vita sociale cittadina.
Come se non bastasse, il provvedimento prevede anche l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per un periodo di sei mesi. Ogni sabato e domenica, nei giorni tradizionalmente più frequentati per la movida e il tempo libero, il 43enne dovrà presentarsi ai Carabinieri nella fascia oraria compresa tra le 20.00 e le 21.00, proprio quando bar e locali iniziano a riempirsi di clienti.
Questa misura di controllo capillare mira evidentemente a impedire che l’uomo possa trovarsi nei luoghi di ritrovo durante i momenti di maggiore affluenza, quando la sua presenza potrebbe rappresentare un elemento di criticità per la sicurezza collettiva. L’obiettivo dichiarato del DASPO urbano è infatti quello di evitare che il soggetto possa reiterare condotte pericolose che mettano a rischio la tranquillità sociale dei cittadini anagnini.
Il provvedimento amministrativo rappresenta uno strumento di prevenzione sempre più utilizzato dalle forze dell’ordine in tutta Italia, soprattutto nei confronti di persone che, pur non essendo necessariamente in stato di detenzione, rappresentano comunque un elemento di turbativa per la vita ordinata delle comunità locali.
La violazione delle prescrizioni imposte dal DASPO comporterebbe per il 43enne conseguenze penali, con la possibile applicazione di sanzioni ancora più severe. Un deterrente forte che dovrebbe scoraggiare qualsiasi tentazione di trasgredire le disposizioni dell’autorità.




