Un presepe che non si limita a raccontare la Natività, ma che stupisce ed emoziona chi lo osserva. Da sabato 14 dicembre e fino al 6 gennaio 2025, Palazzo Bacchetti, sede della Casa della Cultura e dei Giovani in piazza Massimo D’Azeglio ad Anagni, ospita il presepe magico napoletano realizzato da Lucio Cutillo e Daniele Bigliardo, un’opera rigorosamente costruita in sughero e legno, nel solco della grande tradizione partenopea.

Un presepe che affonda le radici nella storia dell’arte napoletana ma che, allo stesso tempo, guarda avanti, sperimentando linguaggi e soluzioni capaci di rendere il racconto sacro ancora più coinvolgente e suggestivo.
A spiegare l’anima del progetto sono gli stessi autori. Daniele Bigliardo, appassionato delle arti napoletane in tutte le loro forme, racconta come la modellazione dei pastori e la cura dei dettagli siano state accompagnate da un’intuizione particolare: applicare al presepe il Pepper Ghost, un antico trucco teatrale ottocentesco utilizzato nei teatri per simulare apparizioni di fantasmi o entità soprannaturali attraverso il gioco di riflessi e specchi.
Questa tecnica è stata reinterpretata in chiave contemporanea e applicata alla scena dell’Annunciazione, con l’Arcangelo Gabriele che appare alla Madonna all’interno di una stanza, creando un effetto visivo di forte impatto emotivo. Un’apparizione delicata e potente allo stesso tempo, capace di catturare lo sguardo e accompagnare il visitatore in un’esperienza quasi teatrale.
La riflessione che anima il presepe, realizzata anche grazie all’utilizzo di un iPad, dialoga con la struttura del presepe settecentesco napoletano, dimostrando come tradizione e nuove tecnologie possano convivere senza snaturarsi. È proprio dall’incontro tra Lucio Cutillo, grande appassionato di presepi, e Daniele Bigliardo che nasce l’idea di creare qualcosa di più spettacolare, capace non solo di essere ammirato, ma di far vivere un’emozione autentica.
«Nel realizzarlo – spiegano – ci siamo emozionati noi per primi». Un sentimento che gli autori sperano di trasmettere anche al pubblico, in un periodo storico in cui, spiegano, la complessità simbolica del presepe napoletano rischia talvolta di essere ridotta a una rappresentazione superficiale. Questa opera vuole invece restituire profondità, significato e meraviglia, rinfrancando lo spirito e celebrando una tradizione ricchissima di simboli e letture.
Il presepe magico napoletano diventa così non solo un’esposizione artistica, ma un vero e proprio viaggio tra fede, arte e memoria, inserendosi con forza nel calendario delle iniziative natalizie di Anagni e confermando Palazzo Bacchetti come spazio culturale vivo e aperto alla sperimentazione.




