anagnia.com ha incontrato l’assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Parchi e Foreste della Regione Lazio e gli ha posto alcune domande:
Assessore, se ne è parlato anche in conferenza stampa: la Regione Lazio e ARSIAL stanno investendo molto in educazione alimentare, biologico e sostenibilità nelle scuole. Qual è l’obiettivo strategico di questo nuovo piano di intervento e quali valori intendete trasmettere alle nuove generazioni?
«L’obiettivo strategico è innanzitutto quello della prevenzione. Promuovere corretti stili di vita e una sana alimentazione significa fare prevenzione sulla salute delle persone. È ormai scientificamente dimostrato che i cibi ultraprocessati possono provocare gravi conseguenze sul benessere umano.
Per questo investire nel biologico, nella cultura della sostenibilità e nell’educazione alimentare – insegnando ai bambini a riconoscere la fame, a capire di cosa hanno realmente bisogno e quale sia il cibo più adatto a soddisfare le loro esigenze – rappresenta una scelta fondamentale. È un investimento importante, una vera e propria rivoluzione culturale che vogliamo avviare partendo proprio dalle nuove generazioni».
Per quanto riguarda Moody’s, l’agenzia ha ulteriormente migliorato il rating della Regione Lazio. In che modo questo risultato conferma la solidità del percorso finora intrapreso e quali effetti concreti può avere sulla gestione finanziaria dell’ente?
«Siamo molto orgogliosi di questo risultato, perché le agenzie di rating valutano esclusivamente i numeri, senza guardare in faccia a nessuno. Hanno analizzato i nostri bilanci e, nei tre esercizi finanziari dell’amministrazione Rocca, in due occasioni abbiamo ottenuto un upgrade.
Oggi la Regione Lazio si colloca a un solo gradino di distanza dalla Regione Lombardia: in passato il divario era enorme. Questo dimostra la bontà delle scelte di politica economica e fiscale adottate e del nuovo governo del territorio avviato dall’amministrazione Rocca. È un riconoscimento importante che si aggiunge anche al recente giudizio di parifica della Corte dei Conti, a conferma di un sistema economico-finanziario solido. Tutto questo si traduce in maggiore competitività per la Regione e per le imprese che operano sul nostro territorio».
Guardando ai prossimi due anni, quali sono le principali sfide e gli obiettivi prioritari per consolidare questo trend positivo?
«La sfida principale è colmare il gap che ancora esiste tra le diverse province. Roma, com’è naturale, dispone di un sistema economico-produttivo e di servizi più avanzato rispetto ad altri territori della Regione. Il nostro obiettivo è ridurre queste disuguaglianze, garantire a tutti le stesse opportunità, far crescere e rafforzare il sistema produttivo locale.
In questo percorso l’agricoltura può svolgere un ruolo decisivo, così come il rafforzamento dei numerosi distretti industriali presenti sul territorio regionale: dal chimico-farmaceutico all’aerospazio, fino ai distretti agricoli, vere eccellenze del Lazio.
Grazie alle sane politiche di bilancio adottate, nei prossimi due anni avremo risorse importanti da destinare agli investimenti: la Regione finanzierà interventi per 486 milioni di euro da qui al 30 dicembre 2030. Si tratta di un impegno significativo e concreto a favore dello sviluppo del territorio».




