A Roma, alle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini, si è svolto il convegno promosso dal Ministero della Cultura (MiC) e da Cinecittà, intitolato “IA: l’algoritmo, censura del XXI secolo”, alla presenza di artisti, accademici, esperti giuridici e tecnologici, dirigenti del MiC e rappresentanti del panorama culturale italiano.

L’incontro, promosso dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, ha affrontato le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale sulla creatività e sulla libertà espressiva, soprattutto in ambito artistico. Il tema centrale riguarda la capacità degli algoritmi di distinguere tra opere d’arte e contenuti sessualmente allusivi, con il rischio concreto di una censura digitale che penalizzi artisti e utenti.

“Dove un tempo dominavano morale, religione, pudore, oggi imperversano nuove forme di controllo che non di rado si trasformano in vere e proprie azioni di censura a discapito del nostro patrimonio artistico e culturale e degli artisti che lo hanno reso e lo rendono straordinariamente unico – ha spiegato il Sottosegretario Lucia Borgonzoni – dinamiche animate da quel motore invisibile che alimenta le più moderne tecnologie e che potrebbe avere ripercussioni sulla società e sulla ricchezza culturale generata dal dibattito artistico. È necessario ribadire la centralità della creatività e dell’attività degli artisti, a tutela della nostra identità culturale”.



Il convegno si è sviluppato in quattro panel, moderati da giornalisti, che hanno analizzato l’evoluzione della percezione dell’arte classica e della bellezza attraverso i secoli, fino alle sfide poste dalle nuove tecnologie digitali. Un percorso che ha sottolineato come la creatività umana rimanga insostituibile, anche di fronte a strumenti potenti come l’Intelligenza Artificiale.

“Ringrazio il Sottosegretario Borgonzoni, che ha promosso questa giornata di riflessione su uno strumento potentissimo che rischiamo di subire. Il cinema è tecnologia applicata alla realtà, ma dietro la macchina da presa non c’è tecnologia o IA che possa sostituire la genialità umana, capace di emozionare e incuriosire senza eguali” ha aggiunto il Presidente di Cinecittà Antonio Saccone, ribadendo il ruolo imprescindibile della creatività rispetto agli algoritmi.
Il convegno ha confermato l’urgenza di una riflessione sul rapporto tra arte, libertà espressiva e tecnologia, indicando la necessità di regole e linee guida che proteggano gli artisti, il patrimonio culturale e la diversità del dibattito creativo in Europa e nel mondo.




