Frosinone torna ad abbracciare uno dei suoi simboli più antichi e rappresentativi. Fontana Bussi, monumento identitario del territorio, è stata ufficialmente restituita alla comunità al termine di un articolato intervento di restauro conservativo e riqualificazione dell’area circostante, realizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli, in continuità con l’amministrazione Ottaviani.
La cerimonia di riconsegna ha avuto il sapore di un momento solenne per la città, che ritrova così un luogo carico di storia e memoria collettiva. La fontana, per secoli punto di riferimento per generazioni di frusinati, aveva subito nel tempo gli effetti del degrado e dell’incuria, perdendo progressivamente la sua funzionalità e il suo splendore originario.

“Oggi non restituiamo solo una fontana, ma restituiamo un pezzo di anima di Frosinone. Fontana Bussi è qui da secoli: ha visto passare persone, storie, generazioni. È stata acqua per bere, per abbeverare, per lavare, per incontrarsi. È stata vita quotidiana, silenziosa ma essenziale”, ha dichiarato con evidente emozione il sindaco Riccardo Mastrangeli durante la presentazione del progetto completato.
Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Col tempo questo luogo si era spento: il degrado, l’incuria, il peso degli anni avevano coperto la sua bellezza. E allora ci siamo presi un impegno: ridare dignità a ciò che racconta chi siamo. Questo restauro non è stato solamente un lavoro tecnico: è stato un gesto di rispetto verso la storia e un atto d’amore verso la nostra città”.
Mastrangeli ha voluto ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: “Grazie all’impegno dell’assessore Angelo Retrosi, dei consiglieri Sergio Verrelli e Sergio Crescenzi, grazie al lavoro prezioso di tutti gli uffici comunali, oggi Fontana Bussi torna a vivere. Torna l’acqua, torna la luce, torna un luogo che appartiene a tutti, perché una città cresce davvero quando sa custodire le proprie radici e trasformarle in futuro”.
La storia di questo gioiello architettonico affonda le sue radici in un passato lontano. Costruita nel 1774 per volontà di Giovanni Battista Bussi de Pretis, allora governatore di Frosinone, la fontana sorge su un’area che conserva tracce ancora più antiche della presenza umana. Già in epoca romana, tra il 104 e il 101 a.C., era infatti presente un fontanile in questo punto strategico del territorio.
La conferma di questa stratificazione storica è arrivata dal rinvenimento di un cippo lapideo durante alcuni lavori effettuati nel 1989. L’iscrizione, sebbene abrasa dal trascorrere dei secoli, ha confermato l’ipotesi del passaggio della via Latina proprio in questo punto, in prossimità dell’attraversamento del fiume Cosa, testimoniando l’importanza strategica del luogo fin dall’antichità.
L’intervento di recupero ha comportato una serie di operazioni complesse e delicate. I lavori hanno compreso la riqualificazione dell’area di sedime del monumento, il restauro conservativo della fontana e il recupero della sua funzionalità idraulica, elemento fondamentale per restituire al manufatto la sua ragion d’essere originaria.
Sono state rimosse le superfetazioni esistenti ed eseguite accurate operazioni di pulizia, con la rifunzionalizzazione del sistema idrico e la rinaturalizzazione dell’area circostante, con l’obiettivo dichiarato di migliorarne l’accessibilità e la fruibilità da parte dei cittadini e dei visitatori.
“Si è trattato di un intervento complesso, che ha richiesto grande attenzione sia dal punto di vista tecnico sia sotto il profilo della tutela storico-monumentale“, ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Retrosi, entrando nel merito degli aspetti operativi del progetto. “Abbiamo lavorato per restituire piena funzionalità alla fontana e, al tempo stesso, per valorizzare il contesto urbano e ambientale“.
L’assessore ha poi aggiunto: “Il nuovo impianto di illuminazione e la sistemazione dell’area verde rendono oggi Fontana Bussi uno spazio finalmente decoroso, sicuro e accessibile, restituito alla comunità come luogo di identità e riqualificazione urbana“.
Proprio l’illuminazione rappresenta uno degli elementi di maggiore innovazione del progetto. Il nuovo impianto luminoso è stato studiato per valorizzare la struttura architettonica e il verde circostante, trasformando l’intera area in uno spazio suggestivo e fruibile anche nelle ore serali, quando la fontana si illumina creando un’atmosfera particolare che invita alla sosta e alla contemplazione.
Con la restituzione alla città di Fontana Bussi, Frosinone recupera non solo un monumento, ma un luogo dell’anima capace di raccontare secoli di storia e di tornare a essere punto di riferimento per la comunità, testimonianza vivente dell’impegno dell’amministrazione nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio.




