Le oggettive difficoltà tipiche del periodo che stiamo vivendo non fermano la voglia di mettersi in contatto con altre persone e di superare i confini regionali, pur restando a casa. Ne è chiaro esempio l’amicizia nata tra due contrade di città molto lontane: una è la Contrada anagnina Trivio, l’altra è la Contrada Sant’Albino di Mortara, in provincia di Pavia.
Lo scambio di doni intercorso tra le due contrade è simbolo di unione e gemellaggio tra due realtà operanti in paesi molto lontani, ma vicini con il cuore.
Anagni è da sempre famosa per la sua cultura e la sua storia. Basta guardarsi intorno per rendersi conto che ci si trova in una città medievale con una grande tradizione alle spalle. A far parte della tradizione e cultura della città, sono le contrade, ovvero ciascun rione, in cui anticamente era divisa la città, che oggi potremmo definire “quartieri”.
Una delle Contrade di Anagni è la Contrada Trivio, che solo poche settimane fa ha inaugurato la sua nuova sede. Il nome Trivio deriva dall’incrocio di tre assi: vicolo del Trivio, via Bagno e Major, che corrisponde all’attuale via Vittorio Emanuele. Tra le finalità della contrada c’è anche quella di studiare alcune figure di spicco che hanno caratterizzato la storia della città e di riproporre tali figure nelle sfilate medioevali che si tengono nel mese di agosto, stesso periodo nel quale si svolge il palio. Ad oggi è sostenuta da un comitato centrale che si impegna nel farla crescere sempre di più.
Il giovane responsabile Carlo Cerasaro ha raccontato alla redazione un evento che coinvolge la contrada ma anche tutta la città di Anagni, e non solo.
Nel dicembre 2018, in un momento non particolarmente facile per la contrada, Carlo ha accettato di prenderne in mani le sorti, diventando presidente.
Carlo ci dice: “in questo mandato mi sono promesso di riattivare quelle relazioni che nel tempo si sono perdute, creare collegamenti con le associazioni e le realtà che sono presenti nel territorio anagnino. Il primo step è stato quello di riattivare i social network”.
Ridare vita alla parte social della contrada si è rivelato essenziale durante il lockdown; grazie a questo nuovo corso social, è nata un’amicizia tra la Contrada Trivio e la Contrada di Sant’Albino con proposte di costruire e condividere le idee dei due comitati.
“Io credo fermamente nel fatto che la contrada non sia solo un semplice passatempo ma sia uno stato di appartenenza da rivendicare con orgoglio”, afferma ancora Carlo.
Come già accennato, poche settimane fa da parte della Contrada di Sant’Albino è arrivato un pacco-dono indirizzato al comitato della Contrada Trivio di Anagni. Il pacco, che conteneva vari gadget, è stato subito ricambiato dalla contrada anagnina con un altro contenente una lettera che racchiude la storia della città di Anagni, una maglietta del Trivio, una bandiera e una piastrella che raffigura il rione.
Carlo conclude dicendoci: “ciò che ci ha colpito è che anche in un tempo così difficile, i social hanno aiutato a mettere in contatto due città molto lontane, con la promessa di incontrarsi di persona, in un futuro prossimo, di avere uno scambio di idee, di cultura storica e non solo”.
Questo singolare evento dimostra che quando c’è un interesse vero nel condividere e nel confrontarsi tra storie, tradizioni e culture diverse, non c’è nessuna linea di confine o barriera che tenga, poiché l’unica barriera tra il confronto tra due culture diverse, è solo il disinteresse nel farlo.
articolo a cura di Diletta Turrini