Caldissimo d’estate, quando all’interno la temperatura rende gli ambienti invivibili tanto da preferire tavolini e sedie esterni, d’inverno talmente freddo da dover stare all’interno con sciarpe e cappotti stando poi attenti a non scivolare su quella condensa che rende il pavimento una vera e propria trappola. Sono queste le condizioni del centro anziani di Canalara, non distante dal popoloso quartiere periferico di San Filippo di Anagni, inaugurato solo qualche anno fa e che oggi conta quasi 60 iscritti.
107 metri quadrati ordinatissimi e puliti ma vessati da anni di spifferi, infiltrazioni, gelo o afa a seconda della stagione; a lamentarsene sono gli stessi iscritti del centro presieduto da Vincenzo Armeni che – più volte, negli ultimi mesi – ha fatto presente la questione agli uffici comunali competenti, senza però mai venire a capo della questione.
“All’interno del nostro centro i nostri iscritti si dedicano alle più svariate attività ricreative e di socializzazione – spiega il presidente Armeni – organizziamo gite, cene tra amici, corsi di ginnastica, corsi di cucito e molto altro. Tali attività aiutano le persone a conservare l’attenzione vigile, stimolano la memoria e la velocità di reazione del cervello, mantengono vivo il patrimonio di conoscenze accumulate negli anni, e attivano associazioni rapide e confronti tra qualcosa di noto e un nuovo stimolo. Purtroppo, però, da diversi mesi, al nostro centro mancano diversi servizi essenziali. Ad esempio, i condizionatori: non funzionano e, benché l’avessimo fatto presente, ad oggi non è stato possibile risolvere la situazione. Inoltre, i muri trasudano di muffa in ogni dove rendendo difficile la permanenza all’interno delle stanze della struttura. Infine, più volte abbiamo richiesto la risistemazione del tetto e delle grondaie ma alle rassicurazioni non sono seguiti i fatti”.
Inaugurato nel 2018, il centro anziani di Canalara era stato finanziato dalla Regione Lazio con “Fondi Docup. Ob2 – Recupero ex scuola Canalara” del 2004. A velocizzarne la risistemazione era stato, a suo tempo, l’ex consigliere comunale Egidio Proietti; importante, per la riapertura, fu anche l’interessamento del consigliere delegato ai Servizi sociali Danilo Tuffi il quale – sentito telefonicamente dal nostro giornale – ha assicurato un sopralluogo entro massimo “uno o due giorni a partire da oggi” per verificare il da farsi.
“Tutte le zone di Anagni, periferie comprese – aveva inoltre dichiarato il consigliere Tuffi – devono essere dotate di strutture di questo tipo, centri polifunzionali per anziani ma in generale per tutti i cittadini perché il tessuto connettivo della società si ricostruisce anche tramite una presenza “fisica” sul territorio”.