Si è chiuso con la condanna al pagamento delle spese processuali e con una pesante sanzione amministrativa il procedimento davanti al Giudice di Pace di Ferentino nei confronti della trentenne di Anagni che a dicembre 2016 si rese protagonista di una ingiustificabile spedizione punitiva nei confronti di uno studente di prima media, reo – a suo dire – di aver bullizzato una sua compagna di classe, sorella del compagno della donna.
L’episodio, che destò clamore ed indignazione e che ebbe ampia risonanza sulle pagine di cronaca, ebbe luogo all’interno del plesso scolastico di Osteria della Fontana: la donna, accompagnata dalla suocera, dopo essersi fatta largo e dopo aver eluso i controlli del personale scolastico, è entrata in classe e, individuato il ragazzino, gli si è scagliato contro, schiaffeggandolo.
Subito accorsi, i docenti e i collaboratori scolastici altro non hanno potuto fare che chiamare i Carabinieri della Compagnia di Anagni, a quel tempo agli ordini del cap. Camillo Meo, che raccolte le testimonianze dei presenti ed identificate le due donne, hanno dato inizio alle indagini.
I genitori del ragazzino, informati dalla segreteria scolastica, si sono subito precipitati prima a scuola; prelevato il figlio, lo hanno prima fatto visitare da un medico e poi si sono recati in caserma dove hanno formalizzato una dettagliata denuncia/querela di quanto accaduto, facendo partire le indagini.
Oggi, grazie anche al lavoro brillante dei due legali dei genitori, gli avvocati Luigi Tozzi e Francesca Campagiorni, al termine – dunque – di un procedimento durato diversi anni, l’epilogo dell’assurda vicenda.