Il Tar di Latina, con provvedimento n. 20/2022, (REG.PROV.CAU. N. 00895/2021 REG.RIC.), dopo la camera di consiglio tenutasi lo scorso 12 gennaio, ha sospeso in via cautelare l’ordinanza con la quale il Comune di Anagni, contestando l’assenza del titolo autorizzatorio, ha ordinato ad Acea Ato 5 S.p.A. la demolizione e la rimozione dell’impianto di depurazione modulare in via di realizzazione nella località San Bartolomeo.
I giudici amministrativi hanno ritenuto sussistere i presupposti per la concessione della tutela cautelare proprio in relazione al prevalente interesse del Gestore a soddisfare il servizio pubblico cui è preposto, fissando l’udienza di merito sul ricorso al prossimo gennaio 2023.
L’Ente di governo dell’Ato 5 si è costituito in giudizio al fine di far valere il principio della prevalenza dell’interesse del servizio pubblico e di scongiurare ricadute ambientali gravissime, tenuto conto che il precedente impianto (ancora da demolire) non è più in funzione, mentre il nuovo (oggetto della demolizione nell’Ordinanza Dirigenziale) è già in esercizio, e risulta l’unico a garantire la depurazione delle acque reflue provenienti dal consistente complesso abitativo di San Bartolomeo.
Inoltre nel Piano degli Investimenti approvato con Deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 1 del 10.03.2021, è stato inserito detto intervento proprio per garantire i cittadini di Anagni, in quanto il vecchio impianto di San Bartolomeo è oggetto di procedimento di Infrazione Comunitaria n.2014/2059
Il provvedimento cautelare emesso dal Tar consentirà ora la ripresa dei lavori e il completamento dell’impianto di depurazione che resta indispensabile a prevenire l’inquinamento e garantire la completezza del servizio idrico integrato nell’intera area interessata.
La Segreteria tecnico operativa (STO), nel ricordare il proprio ruolo di struttura tecnica dell’Ente d’Ambito preposta alla verifica e controllo della gestione del SII, evidenzia che con l’entrata in funzione del Portale della S.T.O., potranno essere recepite e analizzate tutte le istanze e problematiche provenienti dalle Amministrazioni Comunali al fine di evitare il più possibile conflitti o potenziali contenziosi in tema di gestione del servizio idrico, anche al fine di evitare conseguenze negative sull’ambiente, che direttamente o indirettamente andrebbero a incidere sulle tasche degli utenti con la relativa tariffa.
Sul punto, il Dirigente Responsabile della Sto, ingegner Vincenzo Benincasa, ha voluto evidenziare: “La Sto è sempre disponibile e propensa al dialogo con le amministrazioni comunali su ogni esigenza o difficoltà che possa emergere nella gestione del servizio idrico integrato ed a coinvolgere fattivamente il Gestore e l’Ente interessato per l’individuazione di una soluzione utile a tutti, sempre nel rispetto della Metodologia dettata da ARERA e nel rispetto del Piano Economico Finanziario della tariffa. Invito i sindaci a contattarci ed a segnalarci le problematiche che interessano i loro Comuni, privilegiando così la via del confronto”.