I Carabinieri della Stazione di Colleferro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emesso dal GIP del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura, nei riguardi di un 36enne del luogo.
Il provvedimento scaturisce dalle tempestive indagini condotte dai Carabinieri che hanno consentito di acquisire gli elementi investigativi necessari e le cui risultanze sono state comunicate subito alla A.G. veliterna, in relazione alle denunce querele sporte dalla ex fidanzata, una 26enne residente a Montelanico.
La vittima ha raccontato ai militari di aver intrattenuto una relazione sentimentale con l’indagato che ha deciso di troncare a causa di quei comportamenti aggressivi più volte subiti e dalla stessa mai denunciati.
L’uomo, non accettando la decisione della donna di troncare definitivamente la loro relazione, ha iniziato a perseguitarla, ingiuriandola e minacciandola con continue telefonate e messaggi, a tutte le ore del giorno e della notte.
In alcune circostanze l’ha anche seguita in auto, riprendendola con il cellulare. Per tale ragione la donna, ormai in preda al panico, ha deciso di fatto, di chiudersi in casa senza aver più contatti sociali con l’esterno, limitando le proprie uscite alle strette necessità, e comunque, sempre facendosi accompagnare da un parente o un conoscente per il timore di subire un’aggressione.
I Carabinieri, attraverso una lenta e difficile opera di persuasione sono riusciti ad acquisire la fiducia della vittima che, sentendosi rassicurata e tutelata, ha deciso di denunciare l’uomo, e di porre così fine alle angherie.
Anche in questo caso si è avuta la conferma di come la prontezza della risposta dei carabinieri sia conseguente alla specifica preparazione professionale nell’affrontare i casi di violenza di genere, per i quali è altissima l’attenzione e la sensibilità della Procura della Repubblica di Velletri.
In tale contesto resta di fondamentale importanza la denuncia da parte delle vittime che subiscono tali reati o delle persone che sono più vicine a queste ultime, così da consentire all’Autorità Giudiziaria di intervenire rapidamente a loro tutela.