El pibe de oro, la mano de Dios, el diez.
Diego Armando Maradona lascia fisicamente la Terra, quella terra dove tutto ha avuto inizio. Quel lembo di terreno chiamato Argentinos Juniors o San Paolo o, ovunque nell’universo ci fosse un rettangolo verde, dove univoco fu l’incanto provocato allo sguardo, nel posarsi sopra quei 170 centimetri di talento puro.
Tutto inizia a Lanus a sud di Buenos Aires e termina nell’Olimpo del calcio o forse della vita. Consacrato re da una nazione intera, la sua Argentina e figlio prodigio di una città, la sua Napoli; due realtà simili, Argentina terra di immigrati anch’essi figli del Sud Italia, stessi colori; quei colori che Diego ha fatto esplodere.
Messico 1986, Campionato del Mondo.
Era il 22 luglio, si affrontavano l’Inghilterra di Lineker e l’Argentina di Maradona. La “Seleccion” ebbe la meglio, sempre sotto il segno del suo numero 10.
Con la sua prima rete, definita da lui stesso: la “mano de Dios” ed il sempre suo goal del definitivo 2-1, determinato dai media del tempo, come il “goal del secolo”, Maradona non solo spalancò le porte della definitiva vittoria finale alla Nazionale argentina al Mondiale, ma si auto legittimo’ in quel ruolo d’imprescindibilita’ al cospetto del calcio, nel bene e nel male.
Campionato Italiano stagione 1986/87 e 1989/90, delirio partenopeo con i due scudetti conquistati, gli unici, una grande squadra il Napoli di Ottavio Bianchi ma un nome aleggiava su tutti ed era quello di Maradona. Venne così adottato da una città intera. Divenne un’icona indiscussa.
USA 1994. Gli occhi della tigre. Era il 21 giugno, Argentina-Grecia, fase a gironi, gli albiceleste s’impongono per 4-0. Fu la gara che determinò l’inizio del declino di Diego Armando Maradona.
Diego Armando Maradona el Dios; spartiacque tra il calcio del passato e quello moderno; il leggendario antagonismo con O REI Pelé; l’amicizia con Castro; genio tormentato.
Due vite parallele, idolatrato in campo e sregolato fuori, ma questa è un’altra storia.
Maradona che danza con il pallone sulle note di “Life is life” durante il riscaldamento pre Bayern-Monaco.
Maradona che ammalia il Mondo con le sue giocate, perché Maradona con il pallone tra i piedi, del Mondo ne poteva fare ciò che voleva.
AD10S Pibe.
articolo di Laura Fantini