La mamma come figura centrale nella vita di ogni bambino e come fattore d’intralcio nel sistema lavorativo.
Questa è la triste contrapposizione, una delle tante, cui la modernità ci mette di fronte ogni giorno e che sembra nessuno voglia risolvere. La maternità è una risorsa e non viene percepita come tale, anzi, molto spesso è scoraggiata, annichilita, impedita, violata.
Una politica sana prenderebbe provvedimenti immediati in favore delle mamme quali membri del corpo sociale con un ruolo fondamentale che travalica quello esclusivamente educativo.
Secondo gli ultimi dati, nel 2020 dominato dalla pandemia circa 249.000 donne hanno perso il lavoro, 96.000 delle quali mamme con figli minori, senza dimenticare che il 27% delle donne lasciava il lavoro dopo la nascita del primo figlio già in condizioni socio-economiche di normalità. Il rapporto contrastante tra maternità e lavoro, tra interesse sociale ed interesse economico, è ormai la norma non solo in Italia, è una delle tante storture del sistema capitalistico in assenza di Stato regolatore.
Se esistono imprese che invece favoriscono la stabilizzazione delle donne e forme di lavoro flessibile per le mamme allora occorre investire risorse per sostenere queste scelte. Esistono però anche mamme che svolgono lavori atipici, lavoratrici autonome e partite IVA di cui si parla poco ma che fanno ugualmente parte di quella schiera di “sfavorite” del sistema lavorativo; ecco che diventa fondamentale aumentarne l’indennità e tutelarne la maternità come per le lavoratrici dipendenti.
Per uno sguardo più vicino ai giorni che stiamo vivendo, in realtà poco si è parlato di come vengono calcolati i cosiddetti “ristori” per le categorie produttive costrette a chiudere dalle norme anti-Covid. Ad un esame approfondito si scoprirebbe che, ad esempio, il criterio dei carichi familiari o il numero di figli a carico non solo elementi atti al calcolo di questo rimborso, come se l’attività chiusa vivesse di vita propria ed i suoi introiti non fossero quelli che servono a mantenere la famiglia del gestore. Ancora una volta emerge lo stridente contrasto tra economia reale e teoria economica ed a rimetterci sono ancora una volta le famiglie.
Sarà veramente festa della mamma quando la funzione sociale della maternità verrà economicamente e lavorativamente tutelata.
articolo a cura di Filippo Del Monte