L’opera, che ha le dimensioni di 15 metri di altezza, trae origine dal concept architettonico realizzato nel 2013 dall’Accademia di Belle Arti di Frosinone con la supervisione della Diocesi di Frosinone, e avrà un valore di riconciliazione, anche con la storia religiosa e civile della città di Frosinone, che trae le origini nel VI secolo d.C.
La forma proiettata in altezza del concept e la posizione della tiara papale – di cui si può notare, già da qualche anno, una versione in forma ridotta, esposta durante le ultime processioni tenutesi al centro storico – rievocano la fisionomia dei due Santi Ormisda e Silverio, fondendo l’esperienza dei due pontificati, che cercarono la riconciliazione della Chiesa di Oriente con quella occidentale, arrivando al momento in cui l’imperatore Giustiniano relegò Papa Silverio sull’isola di Palmarola, fino agli ultimi giorni della sua vita.
Sulle infule papali sarà incisa la formula ormisdiana che, ancora oggi, è oggetto di studi storici e scientifici, volti a porre in rilievo il profondo valore ecumenico della testimonianza dei due Papi frusinati. L’opera ha un peso complessivo di circa 2000 kg, che insistono su una superficie baricentrica di circa 16 mq, ed è stata realizzata da un pool di progettisti, ingegneri e architetti del capoluogo, attraverso l’ausilio della Osim Plocco che, già in passato, si è occupata di altre importanti strutture religiose, come la copertura della chiesa di Santa Maria Goretti.
La Torre della Pace rappresenta il simbolo di identità storica e culturale della cittadinanza, per rafforzare il sentimento di coesione dell’intera comunità seguendo un percorso storico-religioso, anche di forte valenza laica e culturale.
Il progetto fu presentato ufficialmente il 15 giugno del 2013 alla presenza del Vescovo S.E.R. Mons. Ambrogio Spreafico, del Sindaco Nicola Ottaviani, dell’allora direttore dell’Accademia prof. Luigi Fiorletta, oltre che dell’allora Presidente Remo Costantini, con il coordinamento dell’Architetto Elio Noce e del geom. Salvatore Cirillo, e il sostegno finanziario della Banca Popolare del Cassinate, con alla guida il compianto Presidente, Donato Formisano.
La progettazione dell’opera è stata realizzata dal prof. Mauro Palatucci docente presso l’Accademia di progettazione multimediale.
“Con la consegna alla città della Torre della Pace dei Santi Patroni, Silverio e Ormisda – ha dichiarato il sindaco, Nicola Ottaviani – si chiude il percorso di un circuito culturale, volto alla riscoperta delle nostre origini storiche e identitarie. Peraltro, sottolineare e ricordare la pace, in un momento in cui il popolo ucraino subisce, ancora nel 2022, gli orrori della guerra, costituisce una risposta certamente coinvolgente, nel solco della tradizione della migliore ciociarità”.