Trova una soluzione condivisa, dopo due giorni di trattativa in modalità videoconference, così come imposto dall’emergenza coronavirus, la procedura aperta da Marangoni il 21 gennaio scorso per il licenziamento di 48 unità presso lo stabilimento di Ferentino.
Ad annunciarlo, in una nota inviata a questa redazione, Antonella Valeriani, segretario generale Femca Cisl Frosinone. L’accordo prevede innanzitutto la garanzia da parte dell’azienda del mantenimento dello stabilimento di Ferentino che attraverso questa riorganizzazione avrà un futuro nelle strategie industriali del Gruppo, una riorganizzazione necessaria nell’ambito delle trattative con la società brasiliana Vipal; una importante riduzione degli esuberi iniziali da 48 a 30 lavoratori che verranno gestiti in maniera non traumatica attraverso l’utilizzo di 12 mesi di cassa integrazione, uscita dei lavoratori che nell’ambito del periodo raggiungeranno i requisiti pensionistici, incentivo all’esodo per coloro che aderiscono all’accordo, impegno dell’Azienda a finanziare l’out-placement per la ricollocazione degli eventuali esuberi risultanti.
“È chiaro – spiega la Valeriani – che è stato un accordo sofferto e la lunghezza della trattativa lo dimostra. Siamo dispiaciuti perché comunque si parla di tagli, ma anche consapevoli che questo ulteriore sacrificio potrebbe garantire un futuro al sito”.