Fiuggi Viva replica alle dichiarazioni rese al nostro giornale dall’assessore comunale Marco Fiorini; di seguito riportiamo la nota, integrale e senza modifiche, inviata all’indirizzo email della nostra redazione da Alberto Festa, Martina Innocenzi e Marco Privitera della Fiuggi Viva.
Quando, pur di rimanere attaccati ad una poltrona, frequenti tutte le amministrazioni indipendentemente dal colore politico, sposando programmi opposti, rischi di non ricordare più cosa hai approvato e sostenuto nelle esperienze precedenti. Questo è quello che è avvenuto al “giovane rampante” della politica fiuggina: l’Assessore Marco Fiorini.
Nel suo divertentissimo articolo, l’attuale assessore allo sport (già Assessore al bilancio e PATRIMONIO), si chiede come mai viene attaccato su Centro Sportivo Casavetere e su Centro Sportivo Capo i Prati quando prima di lui erano assessori Martina Innocenzi e Alberto Festa che, a parer suo, non avrebbero fatto quello che oggi si chiede di fare a lui.
Per risvegliare l’assessore dal sonno nel quale cade ogni volta che cambia casacca ci teniamo a ricordargli un po’ di cose.
Partiamo dagli affidamenti frazionati. Il primo affidamento nel 2010 è stato di lunga durata: una struttura lasciata nel degrado più totale, fu concessa alla Croce Verde Anticolana sulla base di un appalto trovato fatto ed aggiudicato in forma definitiva. Superata la prima stagione, tra buoni risultati ed enormi difficoltà, il contratto sottoscritto fu rescisso su richiesta dell’aggiudicatario.
Nel 2011 il primo affidamento di breve durata a privati, per testare la funzionalità stagionale e garantire un sostegno importante alla vocazione turistica della città. Superammo la seconda stagione garantendo funzionalità ed eventi, ma sempre con difficoltà enormi ed il sequestro giudiziario dell’impianto nel mese di Settembre. Da questa esperienza viene la certezza, che la gestione del Centro Sportivo “Capoiprati”, per come esso è attualmente, non può essere affidata a privati a meno che non ci sia da parte di questi ultimi la disponibilità ad investire le risorse proprie necessarie a rendere la struttura adeguatamente redditizia nel tempo.
Parliamo di un affidamento ventennale con il soggetto gestore chiamato ad investire almeno un milione di euro, una valutazione contenuta in una deliberazione del 2012 alla quale sono seguite poi altre nel tempo senza che vi fossero concrete manifestazioni d’interesse da parte di operatori privati credibili.
Tra il 2010 ed il 2014 su impianti e viabilità interna del centro sportivo comunale sono stati investiti oltre 500.000 Euro di Fondi comunali e del GAL dei Monti Ernici e Simbruini.
Una cosa va detta infine sugli affidamenti provvisori: tutte le concessioni sono sempre state fatte con procedure ad evidenza pubblica e non è stato mai negato nulla a nessuno. Le scuole calcio erano autorizzate tutte con Deliberazione di Giunta Comunale ed il Centro Sportivo era considerato di tutti. Ricorderà il caro assessore di una proposta avanzata sul finire del 2016 dall’allora assessore allo Sport Martina Innocenzi con la quale si dava l’indirizzo agli uffici di avviare una procedura ad evidenza pubblica pluriennale per l’affidamento del Centro Sportivo Capo i Prati. Sapete chi si oppose all’approvazione di quella delibera di Giunta? Proprio lui: Marco Fiorini.
Sul Centro Sportivo Casavetere poi, senza accorgersene, il goliardico assessore si è dato la zappa sui piedi da solo. Delibera di Giunta n. 173 del 02/11/2016 proposta sempre dall’Assessore Innocenzi e, indovinate un po’, approvata anche da Fiorini. Dando seguito a quella delibera oggi l’assessore si prepara a fare una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del Centro Sportivo Casavetere che, fino al 31/03/2017 era affidato ad un’associazione. Poi, e Fiorini dovrebbe saperlo, è caduta l’Amministrazione comunale. A questo atto non è seguito null’altro. In sostanza sul Centro Sportivo Casavetere oggi Fiorini esegue una delibera di chi lo ha preceduto, mentre sul Centro Sportivo “Capoiprati” gode di interventi e sistemazioni che non sono opera sua se non in piccolissima parte.