Da Claudia Angelisanti, Gioventù Nazionale, e Franco Collalti, Fratelli d’Italia, riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo integralmente e senza modifiche:
La città di Ferentino sta vivendo il periodo più fecondo e sereno dell’anno, se così può dire dell’anno tra scintillanti luminarie e dirette Facebook, l’amministrazione comunale sta facendo di tutto per mantenere vivo lo spirito Natalizio.
Durante i preparativi, però, sembra che abbia tralasciato un piccolo e importante dettaglio che caratterizza questo periodo dell’anno, ovvero la presenza di quella che, oltre all’albero di Natale, è costituita anche dal Presepe, che nel caso che ci riguarda più da vicino effettivamente pare sia
completamente assente in città.
Ad esprimere la propria divergenza su questo importante argomento sono gli esponenti locali di Fratelli D’Italia e Gioventù Nazionale, rispettivamente l’Avv. Franco Collalti e Claudia Angelisanti, che congiuntamente hanno potuto constatare a malincuore l’assenza del Presepe, simbolo che oltre a contenere i valori fondanti della nostra società e rappresentare pezzi imprescindibili delle nostre radici, risulta altresì essere un segno di pace e di unità universale, rappresentando il primo esempio di multiculturalismo basato su rispetto reciproco. Pertanto, i due esponenti rivolgono una formale richiesta all’amministrazione ferentinate affinché si provveda alla “ installazione e realizzazione immediata di un presepe “, poiché nessun addobbo potrà mai sostituire il valore che quella semplice famiglia è riuscita a generare, il più importante tra tutti quello della speranza, rappresentato da quella stella che, illuminando il cammino ai Re Magi, ci ricorda che anche nei momenti più bui la fiducia nei riguardi del domani non deve estinguersi ma deve altresì essere preservata. I due esponenti commentano. “ Ci auguriamo che tale omissione sia legata a motivi prettamente pratici e non di certo a motivi ideologici , visto che ripetutamente ogni anno il Natale viene messo sotto attacco per i più svariati motivi, da sig. Pelù alle mille idee di vedere la natività addirittura con due ore di anticipo rispetto a quell’orario che, per millenni, è stato sempre rispettato in tutte le condizioni, anche le più tristi e pericolose, con le intemperie che hanno devastato la comunità, sia in tempo di pace che in tempo di guerra.
Di certo, fino ad ora ne abbiamo viste di tutti i colori, tutte iniziative guidate dal finto buonismo che caratterizza determinate fazioni politiche, non di certo dei tradizionalisti e conservatori come noi, che continuiamo e continueremo ad attribuire molta importanza a tali simboli, poiché sono proprio questi che hanno gettato le basi per formare e preservare la nostra cultura, le nostre identità e la nostra società, simboli di cui dobbiamo essere orgogliosamente fieri, che siano di insegnamento anche per le comunità e generazioni future e di cui non ci potremo – né dovremo – mai vergognare”.